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F1, GP Italia Monza 2018: analisi delle qualifiche. Lewis Hamilton oltre i limiti, ma non basta con questa Ferrari. Partenza decisiva

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Lewis Hamilton ce l’ha messa tutta, ha centrato due tempi eccezionali nel corso della Q3 delle qualifiche del Gran Premio d’Italia 2018 di Formula Uno, entrambi sotto il record della pista di Monza, ma non è bastato nemmeno per meritarsi la prima fila. Oggi il campione del mondo in carica ha dovuto inchinarsi allo strapotere di una Ferrari quanto mai veloce e performante. Gli incubi dell’anno scorso, con le Frecce d’argento a volare, senza mezzi termini, sul circuito brianzolo, sono davvero lontani.

La Rossa voleva la pole, e sognava la doppietta. Così è stato. Proprio in extremis, al termine di una delle qualifiche più belle, intense e vibranti degli ultimi anni. Per la rincorsa al titolo iridato Sebastian Vettel sapeva che sarebbe stato fondamentale monopolizzare la prima fila del GP d’Italia. Missione compiuta, o quasi. Al primo posto, infatti, non c’è lui, ma il suo compagno di scuderia, ma l’importante era riuscire a mettersi alle spalle Lewis Hamilton che a Monza era reduce da quattro pole position consecutive, con sei totali.

La SF71H non finisce di stupire. Si sapeva già da tempo che la monoposto di Maranello fosse pronta a vincere su tutti i circuiti, ma fare uno-due su una pista simile significa avere messo in atto un miglioramento esponenziale, sia rispetto a dodici mesi fa, sia rispetto a qualche settimana fa, con l’ultima evoluzione del motore Ferrari che ormai non ha la minima paura di quello prodotto dalla Mercedes. Lo si è visto in Belgio, ed è stato ribadito, con forza, anche oggi, tra variante della Roggia e Parabolica.

Un risultato simile è davvero un ottimo inizio. E sì, effettivamente non è stato ancora fatto niente. La gara è solamente domani, ed in quel momento capiremo se davvero Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel sapranno confermarsi. Gli aspetti decisivi saranno, come sempre, due: la partenza e la strategia. Vedremo se, per una volta, i due ferraristi saranno in grado di rispondere presente allo spegnimento del semaforo dato che, non sempre, hanno saputo sfruttare tale opportunità. Il finlandese, poi, ha ancora ben in mente l’edizione 2015 quando scattava dalla seconda posizione e sbagliò in maniera grossolana la partenza, facendosi sorpassare da quasi tutto il gruppo.

Un altro aspetto fondamentale, se non decisivo, sarà il primo giro. Al via sarà importante confermare l’uno-due di oggi, anche per difendersi dagli attacchi delle Mercedes che, sfruttando le scie, tenteranno il tutto per tutto sia alla prima variante, sia alla variante della Roggia. Riuscire a difendersi in questi primi due momenti sarebbe un ottimo inizio di gara. Da quel momento in avanti sarà tutta una questione di passo e gomme. Per quanto visto nella giornata di venerdì i primi tre della classe andavano con lo stesso ritmo, centesimo più, centesimo meno, con SuperSoft e Soft. L’equilibrio regnava sovrano nella FP2 di ieri e, probabilmente, sarà così anche domani nel corso del Gran Premio. Le strategie, inoltre, saranno simili, con primo stint con SuperSoft, quindi stint finale con le Soft, le migliori amiche della Mercedes. La Ferrari, quindi, deve provare a formare un buon gap con le coperture marchiate di rosso e allungare sui rivali.

Tanti dettagli, centesimi, millesimi, piccoli aspetti che, alla lunga, fanno la differenza e decideranno la gara di Monza. Saranno in palio punti pesantissimi in ottica Mondiale 2018, la Ferrari lo sa, ed in primis Sebastian Vettel. Il tedesco è consapevole di avere a disposizione una occasione davvero notevole per il prosieguo del suo campionato e non vorrà assolutamente sprecarla, nè lui, nè “Ice Man” che vuole a tutti i costi il primo trionfo su questa pista. Lewis Hamilton non sarà da meno e questi tre campioni ci regaleranno uno spettacolo davvero impareggiabile domani.

Tutti gli altri, infatti, sono distanti, e non poco, incominciando da Valtteri Bottas che ha “beccato” oltre mezzo secondo dal compagno di scuderia e che non è mai apparso in forma in questo weekend. La Red Bull, poi, è in alto mare, con Max Verstappen a un secondo e mezzo dalla vetta, quasi ripreso da Haas e RP Force India (almeno parlando di Esteban Ocon) che sembrano davvero veloci e solide in questo circuito. Sabato davvero sorprendente per la Williams che, fino a un weekend fa era nei bassifondi, mentre oggi ha portato Lance Stroll nella Q3 e Sergey Sirotkin nella Q2. Un risultato davvero non da poco, che non è riuscito alla McLaren, con Stoffel Vandoorne ultimo e Fernando Alonso, quantomeno nella Q2. Passo indietro per la Alfa Romeo Sauber che non sfrutta al meglio il motore Ferrari e chiude la sua giornata già nella Q1.

 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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