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F1, GP Russia 2018: i dubbi di Sebastian Vettel. Lo spettro presente di Lewis Hamilton e quello incombente di Charles Leclerc…

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Un uno-due alla Muhammad Ali. Così la si potrebbe definire la progressione di Lewis Hamilton (Mercedes) negli ultimi due GP. Il pilota britannico, in vetta alla graduatoria riservata ai piloti del Mondiale 2018 di Formula Uno, è andato letteralmente in fuga: i 40 punti di vantaggio sul ferrarista Sebastian Vettel, dopo i round di Monza (Italia) e Marina Bay (Singapore) parlano chiaro.

A questo punto, all’angolo, c’è Vettel e ci si aspetta da parte sua una reazione nel prossimo weekend di Sochi (Russia), sulla pista nata nell’area del Parco Olimpico realizzato per ospitare la XXII edizione dei Giochi Invernali nel febbraio 2014. Il distacco nella classifica, citato precedentemente, non è affatto trascurabile e il tedesco deve fornire una risposta decisa a se stesso e al team. Il suo ruolo di leader, per alcuni errori commessi, è stato offuscato e anche l’arrivo di un giovane rampante come Charles Leclerc che, nel 2019, potrebbe andare ad intaccare lo status di numero uno in squadra.

Le vittorie sono le medicine migliori in questo caso e l’asfalto russo offre una chance al teutonico. Il tracciato, per tradizione, non è una delle migliori per il Cavallino Rampante visto che nelle quattro edizioni disputate a Sochi non ha mai vinto. Un feudo delle Frecce d’Argento con due vittorie di Hamilton, una di Nico Rosberg e una di Valtteri Bottas, che qui suonò la sua prima sinfonia.

Tuttavia la Rossa quest’anno ha dimostrato di sfatare alcuni tabù come a Montreal (Canada) e a Silverstone (Gran Bretagna) si è visto. In questa sede c’è l’occasione per replicare. Da par suo Vettel dovrà rasentare la perfezione per ravvivare un campionato che si sta avviando ancora una volta a Stevenage (luogo di nascita di Hamilton).

La Pirelli metterà a disposizione delle squadre le tre tipologie (soft, ultrasoft e hypersoft) di mescole già viste a Singapore e, come al solito, trovare la corretta finestra d’utilizzo (temperatura), su un circuito non così abrasivo, sarà la chiave per la vittoria. A Sebastian e alla scuderia di Maranello spetterà l’arduo compito.

 

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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