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F1, GP Singapore 2018: la Ferrari si gioca tutto. Marina Bay pista favorevole, la Red Bull potrebbe aiutare. Mondiale ancora aperto

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Il Gran Premio di Singapore di un anno fa, sostanzialmente, mise la parola “fine” ai sogni di titolo di Sebastian Vettel e della Ferrari. Anche l’edizione di quest’anno, dopo quanto visto a Monza, rischia di diventare decisiva in ottica futura. Se, infatti, il tedesco non vincerà o, quantomeno, non sarà in grado di precedere Lewis Hamilton, la sua rincorsa alla vittoria finale diventerà una vera e propria scalata senza fine.

Il pilota inglese della Mercedes, dopo la netta vittoria nel Gran Premio d’Italia, può gestire ben 30 punti di vantaggio sul suo rivale diretto e, aspetto da non sottovalutare, ha dalla sua una spinta a livello di morale e fiducia davvero enorme. Dall’altra parte, invece, la situazione è in piena ebollizione, e per diversi motivi. Da un lato Vettel è consapevole di avere combinato una “frittata” notevole alla variante della Roggia, e inoltre il team ora dovrà provare a gestire la situazione con un Kimi Raikkonen che non sarà confermato.

In poche parole il team di Maranello deve fare nuovamente quadrato e, sostanzialmente, puntare ad un miracolo. Un obiettivo non da poco che, tuttavia, potrebbe essere facilitato dal prossimo circuito. Il Mondiale di Formula Uno, infatti, si sposta in Asia, più precisamente nella città-stato di Singapore per l’undicesimo Gran Premio della sua storia. Tra i muretti di Marina Bay la Ferrari sa di giocarsi molto, se non tutto, e non potrà fallire il colpo.

Per fortuna sua, e del teutonico, il circuito cittadino si è sempre sposato alla perfezione con la Rossa che, tuttavia, ha ancora in mente il tremendo incidente al via di dodici mesi fa. L’anno scorso la SF70H (con il suo passo corto) era pressoché imbattibile, ma anche in questa occasione parte con buone chance di ben figurare. La vettura edizione 2018 (che ora dispone del passo lungo) ha dimostrato di poter vincere su ogni tracciato e di adattarsi nel migliore dei modi in tutte le situazioni. Probabilmente non avrà più il vantaggio in fatto di maneggevolezza che aveva a disposizione la monoposto di una stagione fa, ma parte favorita rispetto alla Mercedes.

Chi, invece, potrebbe fare la voce grossa a Singapore è la Red Bull. La scuderia di Milton Keynes ha la vettura con il passo corto e, come visto a Montecarlo, può fare il vuoto tra muretti e curve di bassa velocità. Max Verstappen e Daniel Ricciardo (che hanno mancato il colpo in Ungheria, altra pista favorevole, almeno sulla carta) sanno di avere davanti a loro una delle ultime, se non l’ultima, chance della loro annata. Anche il Cavallino Rampante incrocia le dita perché ciò avvenga, per trovare un “alleato” che porti via punti a Lewis. Nelle altre piste, infatti, Mercedes e Ferrari fanno letteralmente il vuoto e non trovano avversari in grado di fare loro perdere punti.

Anche per questo motivo la corsa asiatica diventa fondamentale per questo Mondiale 2018. A Maranello lo sanno perfettamente, e punteranno al massimo in questo fine settimana. Non riuscirsi significherebbe, quasi automaticamente, dire addio al sogno di titolo per Seb. il tedesco, dopo la brutta domenica di Monza, ha tutto il peso del mondo sulle spalle. Che riesca a sorreggerlo sarà tutto da vedere.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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