Formula 1

F1, GP Singapore 2018: la Red Bull può diventare una preziosa alleata per la Ferrari. Ecco perché

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La Ferrari parte per Singapore con la netta sensazione di essere davanti ad un weekend da “ora o mai più”. La scoppola ricevuta a domicilio da parte di Lewis Hamilton sta continuando a bruciare in quel di Maranello e, Sebastian Vettel su tutti, ha la consapevolezza di sbarcare a Marina Bay con un solo risultato possibile: la vittoria. Il suo margine di distacco nei confronti del rivale inglese si è ormai dilatato fino ai 30 punti, e trovandosi a 7 appuntamenti dalla conclusione, il tempo stringe.

Il circuito cittadino della città-stato asiatica è una occasione da non lasciarsi scappare per il tedesco, dato che la SF71H si potrebbe sposare nella giusta maniera con le caratteristiche della pista di Marina Bay. Sebastian Vettel, quindi, è conscio di dover vincere (o quantomeno arrivare davanti a Lewis Hamilton) per iniziare a recuperare punti pesanti per non rendere la sua rincorsa al titolo iridato una vera chimera.

I problemi per l’ex Red Bull, che a Singapore ha vinto in ben 4 occasioni sulle 10 gare disputate, sono diversi. Da un lato ha tutta la pressione sulle spalle, perchè sa perfettamente di avere sprecato troppe occasioni in questo campionato nonostante una vettura decisamente competitiva, dall’altra è consapevole di non avere troppi alleati in pista. Kimi Raikkonen, come si è visto alla partenza di Monza, non sembra essere troppo intenzionato a dare una mano al compagno di scuderia, per cui togliere punti al suo rivale numero uno diventa sempre più complicato.

Nelle ultime uscite, infatti, Ferrari e Mercedes hanno talmente fatto il vuoto che, anche quando l’inglese si è ritrovato in ultima posizione (come a Silverstone) è stato in grado di rimontare fino alla piazza d’onore senza troppi sforzi. Trovare qualche vettura in grado di frapporsi tra le due super-potenze è quanto mai complicato. Anche la Red Bull, nelle ultime settimane, si è molto allontanata, ma l’occasione di Singapore è quanto mai ghiotta.

La scuderia di Milton Keynes, infatti, sa che le caratteristiche del tracciato di Marina Bay possono essere l’ideale per una RB14 che, rispetto ad inizio anno, non è migliorata. La pista asiatica è molto simile a Montecarlo, laddove Daniel Ricciardo centrò pole position e vittoria e, senza l’errore di Max Verstappen nella FP3, si poteva materializzare addirittura la doppietta. La vettura anglo-austriaca è la migliore sulle piste lente grazie al suo carico aerodinamico ed al passo corto. Se i due piloti saranno in grado di sfruttarlo potrebbero davvero tornare protagonisti e fare da ago della bilancia in gara.

Vettel spera che ciò avvenga, per provare a vincere e strappare quanti più punti possibile nei confronti del rivale della Mercedes. Senza una generosa mano della Red Bull, infatti, l’inglese potrà gestire la situazione senza patemi, anche su una pista nella quale la sua W09 non appare la favorita, anche perchè le temperature di asfalto e aria potrebbero mettere in difficoltà gomme e componenti della vettura di Brackley.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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