Formula 1

F1, GP Singapore 2018: la resa della Ferrari. Hamilton demolisce Vettel, Mercedes di nuovo superiore nella pista più ostica

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Il sospetto che i primi turni di prove libere del Gran Premio di Singapore 2018 di Formula Uno avessero visto qualche scuderia nascondere le proprie carte era evidente. Qualifiche e gara lo hanno assolutamente messo in evidenza. Red Bull e Mercedes hanno cambiato marcia, lasciando la Ferrari al palo. La Rossa sembrava la vettura migliore ma, in un attimo, si è vista superare in maniera inesorabile. Per la prima volta da tanto tempo il team di Maranello è sembrato veramente in difficoltà, senza sapere cosa fare. Le parole a fine gara di Sebastian Vettel hanno messo in luce due aspetti: la mancanza di competitività, svanita all’improvviso, e il fatto che “non si sia fatto abbastanza” per provare a vincere. Parole che segnalano qualche primo piccolo scricchiolio all’interno della scuderia e che lo vedono arrendersi, anche se manca ancora la matematica, a Lewis Hamilton.

Il pilota inglese prosegue inesorabile. Schiaccia tutto e tutti, avversari e record. E chi ne sta uscendo con le ossa rotte è proprio Vettel. Il tedesco sta facendo la fine del suo connazionale Nico Rosberg che, prima del Mondiale 2016, venne messo all’angolo dal compagno in numerose occasioni. Contro un rivale simile non puoi permetterti né il minimo errore, né di “graziarlo”. Ad inizio anno la Ferrari sembrava avere un buon margine, soprattutto in gara, nei confronti della Mercedes, ma ha ottenuto troppi pochi punti di vantaggio. L’errore di Hockenheim, poi, è stata la vera sliding door del campionato.

In quel momento l’inglese soffriva con una W09 che era lontana dalla perfezione, mentre la SF71H dimostrava di poter fare il vuoto. Quell’errore ha rivoltato tutto. Ha messo il primo, piccolo, granello di sabbia negli ingranaggi di Maranello, e ha iniziato a ridare forza a Hamilton. Invece di metterlo ko e distanziarlo in classifica, Vettel lo ha rimesso in vita, e da quel momento non si è più fermato. Il numero 44 è tornato ai suoi massimi livelli, anzi, forse ha raggiunto un punto mai visto prima, risultando impeccabile e inesorabile. Il tedesco lo ha accusato, Hamilton lo ha capito, e non ha perso occasione per farlo notare, fuori e dentro la pista. Attaccandolo alla variante della Roggia di Monza e esultando platealmente davanti al rivale. Quelle situazioni fanno male, malissimo, a chi ha perso.

La Formula Uno riparte da Singapore con la chiara sensazione che il Mondiale sia chiuso. Per recuperare 40 punti al pilota di Stevenage servirebbe un vero e proprio miracolo, anche perché la W09 sembra nuovamente tornata la vettura da battere. Dopo qualche balbettio la monoposto di Brackley ha risolto tutti i suoi problemi, andando a vincere su una pista come Marina Bay, nella quale, in teoria, doveva solamente difendersi. La Mercedes sta raggiungendo i suoi obiettivi e il suo quattro volte campione del mondo, per ora, sta minando tutte le certezze del rivale e della Ferrari. Rialzarsi non sarà affatto facile e a Maranello lo sanno perfettamente. E lo sa anche Sebastian Vettel.

 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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