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F1, GP Singapore 2018: Lewis Hamilton cerca il colpo da ko, Vettel vuole rispondere nella notte di Marina Bay

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Ci siamo. Siamo giunti al momento decisivo del Mondiale 2018 di Formula Uno. C’è poco da girarci attorno, ma dopo il Gran Premio di Singapore di quest’oggi niente sarà più come prima. Lewis Hamilton in pole position, Sebastian Vettel terzo, 30 punti di distacco tra i due contendenti, tutto sarà in palio in 61 giri.

Da un lato c’è il campione del mondo in carica, in stato di grazia come forse mai si era visto nel corso della sua carriera, ed autore di una pole position che, immediatamente, è entrata nella storia della massima categoria. Dall’altra il ferrarista, uscito scombussolato da Monza e dalle qualifiche di ieri, che sperava in ben altro fine settimana. Sulla carta, e per quanto visto fino alla FP3, la sua vettura sembrava imprendibile, ma Red Bull e Mercedes si sono portate addirittura davanti.

Seb Vettel sa che è giunto il momento di dimostrare il suo valore e di far capire che vuole questo titolo. Non può attendere ulteriormente. Deve agire, sin dal via, come ha fatto il suo rivale alla variante della Roggia due settimane fa. Deve essere cattivo, ma con raziocinio. Non può più commettere il minimo errore e, soprattutto, deve puntare al successo, anche se a Singapore non si sorpassa, anche se si trova in seconda fila, anche se tutto sembra puntare verso il suo rivale.

Il portacolori della Mercedes in queste situazioni riesce sempre a cambiare marcia ed alzare l’asticella delle sue prestazioni. L’ha dimostrato in numerose occasioni, e lo ha fatto anche ieri. Il pilota nato a Heppenheim deve rispondere ai colpi che gli stanno arrivando in pieno volto. Oggi deve disputare 61 giri impeccabili, provando a sfruttare ogni minima occasione (e a Marina Bay ne capitano sempre parecchie) e puntare su una vettura eccellente e, possibilmente, sulla strategia giusta.

Non sarà facile, servirà un’impresa, e in Ferrari lo sanno. La gara di oggi sarà decisiva. Se vince Hamilton (o se l’inglese arriverà davanti al tedesco) il Mondiale sarà chiuso, c’è poco da girarci attorno. Per Vettel serve solo vincere, o arrivare almeno davanti alla W09 numero 44. A quel punto, poi, si potrà valutare la variabile Max Verstappen o Kimi Raikkonen. Saranno due ore intense a Marina Bay, forse le più lunghe della carriera del teutonico. Come uscirà da questi 61 giri sarà decisivo per il suo campionato e per il prosieguo della sua carriera. Il peso è tutto sulle sue spalle. Lo sa lui e lo sa, soprattutto, Hamilton. Chi la spunterà nella notte di Singapore? Chi sarà il “leone” nella città-stato che ha proprio questo felino come simbolo? Tra qualche ora avremo le risposte, e niente sarà più come prima!

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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