Formula 1
F1: il miglior Lewis Hamilton di sempre? Continuità e consistenza spaventosa lo avvicinano al quinto Mondiale
7 vittorie stagionali (69 in carriera) e 7 pole nel 2018 (79 in carriera, il migliore di tutti i tempi). Sono questi alcuni numeri di Lewis Hamilton, aggiornati dopo il trionfo del GP di Singapore 2018, quindicesima prova del Mondiale di Formula Uno. L’alfiere della Mercedes grazie a questa ennesima vittoria ha portato il vantaggio a 40 punti nei confronti del ferrarista Sebastian Vettel. Con sei gare ancora da disputare, è chiaro che il gap è molto importante ma è soprattutto il colpo psicologico inferto da Lewis a fare male.
Nelle ultime cinque gare il britannico del team di Brackley si è portato a casa quattro vittorie rasentando la perfezione al cospetto di un Sebastian non così preciso e suscettibile all’errore. Di fatto, nei momenti topici, il n.44 è sempre stato superiore e questo lo dicono i risultati e non è frutto di convinzioni personali. La strepitosa pole position a Marina Bay e il sorpasso all’esterno della variante della Roggia sono solo alcuni degli esempi che potremmo citare a supporto di questa tesi.
La domanda è: parliamo del miglior Hamilton di sempre? Probabilmente sì. In passato i momenti di down c’erano stati ma quest’anno, al di là di una partenza poco brillante a Silverstone, i risultati sono stati eccellenti e pesanti. Lewis, nonostante abbia una vita dove le distrazioni non mancano, quando arriva il weekend è sempre preciso, cosciente di quando sia il momento di spingere e quando di gestire. La corsa di ieri, sul circuito cittadino asiatico, è stata una rappresentazione fedele di quanto avvenuto nei precedenti appuntamenti: Hamilton è sempre stato veloce, senza però mai andare oltre il limite, avendo sempre un pieno controllo della sua W09. Lo stesso non si può dire di Seb, con qualche sbavatura di troppo (nelle prove libere 2 e nelle qualifiche), quasi costretto ad andare oltre il limite per uguagliare il proprio avversario.
E’ per questo che la rimonta, anche se matematicamente non impossibile, appare assai difficile. Servirebbe, forse, un margine superiore tra la Ferrari e la Mercedes per assicurare al teutonico qualche margine, oltre ovviamente ad un problema di affidabilità sulle monoposto anglo-tedesche. Il campionato, dunque, non è chiuso ma con un LH44 così è come se lo fosse.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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