Ginnastica e cultura fisica

Ginnastica ritmica, Mondiali 2018: Finale all-around, Dina Averina vuole il bis! L’Italia sogna con Baldassarri e Agiurgiuculese

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Il giorno più atteso ai Mondiali 2018 di ginnastica ritmica è finalmente arrivato, questa sera conosceremo la nuova Reginetta dei piccoli attrezzi dopo quattro intensi giorni di qualificazione e l’assegnazione delle medaglie di specialità. Alla Armeec Arena di Sòfia (Bulgaria) è tutto pronto per la Finale del concorso generale, la gara più importante delle individualiste, l’unica prova olimpica. La tensione si farà sentire a mille e la lotta per le medaglie si preannuncia particolarmente appassionante e avvincente. La grande favorita della vigilia è la russa Dina Averina che si presenta per difendere il titolo: la 20enne sembra davvero imbattibile, ha in dote quattro esercizi magistrali, si distingue per il perfetto connubio tra grandi difficoltà e massima espressività, riesce sempre a mettere d’accordo i giudici e a fare la differenza.

Questa volta, però, la 20enne non dovrà duellare con la gemella Arina (seconda dodici mesi fa a Pesaro) che è rimasta fuori dall’atto conclusivo a causa della regola dei passaporti ma con l’altra connazionale Aleksandra Soldatova che ha stupito tutti in qualifica e oggi cerca il colpaccio inatteso. Sulla carta le due russe sembrano essere inarrivabili per tutta la concorrenza ma la caccia all’ultimo gradino del podio è molto aperta: sembra avere qualcosa in più l’israeliana Linoy Ashram (che però in qualifica ha sbagliato), bisognerà seriamente tenere in considerazione la forte bielorussa Katsiaryna Halkina, le bulgare Neviana Vladinova e Katrin Taseva hanno tutte le carte in regola per dire la loro, da non sottovalutare l’ucraina Vlada Nikolchenko.

E poi ci sono le due italiane che hanno incantato nei gironi precedenti: Milena Baldassarri (argento al nastro, miglior risultato di sempre per un’italiana in una rassegna iridata) e Alexandra Agiurgiuculese (bronzo alla palla, ci ha riportati sul podio dopo addirittura 27 anni di digiuno) hanno tutte le possibilità di entrare tra le migliori otto e di provare a lottare anche per un piazzamento in top 5, oggi il sogno medaglia sembra essere lontano ma le due azzurre hanno fatto capire di essere sul pezzo e di poter continuare a crescere sulla strada che conduce alle Olimpiadi di Tokyo 2020.

 





Foto: FrancoRomano / Shutterstock.com

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