Ginnastica e cultura fisica
Ginnastica ritmica, Mondiali 2018: Italia in lacrime, Alexandra Agiurgiuculese riscrive la storia. Cigno di bronzo con la palla
La storia è appena stata scritta, l’Italia della ginnastica ritmica ricorderà a lungo questa data: martedì 11 settembre 2018, il tricolore sventola sul podio dei Mondiali a livello individuale. Era successo solo una volta in passato, bisogna risalire al 1991 quando Samantha Ferrari conquistò il bronzo alle clavette nella cornice del Pireo. A 27 anni di distanza torniamo a festeggiare e ci riusciamo grazie ad Alexandra Agiurgiuculese che alla Armeec Arena di Sòfia (Bulgaria) si consacra e conquista un’incredibile medaglia di bronzo alla palla (19.900). La ragazza di origini rumene, tesserata per la Udinese e da due stagioni ai vertici internazionali della disciplina, ha fatto saltare il banco e centra un obiettivo che alla vigilia era sì auspicato ma che non era assolutamente scontato vista la concorrenza spietata in circolazione.
La 17enne, che lo scorso anno a Pesaro fu settima in questa specialità (ma anche quinta con le clavette e quarta col nastro) e che aveva iniziato la stagione in sordina a causa di un infortunio al ginocchio prima di imporsi ai Giochi del Mediterraneo, piange come non mai dopo che i giudici hanno comunicato l’incredibile punteggio con il quale hanno premiato il suo fantasmagorico esercizio: una coreografia perfetta sulle note della canzone bulgara Zajdi Zajdi, delle difficoltà molto elevate (11.200) e un’esecuzione da 8.700 fanno volare l’allieva di Spela Dragas sul podio più importante accanto a due mostri sacri come le imbattibili russe Dina Averina (20.300, l’anno scorso fu argento alle spalle della gemelle Arina) e Aleksandra Soldatova (20.200). Alex era salita per ultima in pedana, consapevole che doveva fare più di 19.500 per soffiare la medaglia all’altra azzurra Milena Baldassarri (poi quarta) e così ha fatto regalandosi una gioia davvero incredibile.
In precedenza si era disputata anche la finale al cerchio dominata da Dina Averina (20.850) che conferma il titolo di dodici mesi fa e infila una pazzesca doppietta davanti all’israeliana Linoy Ashram (20.000) e alla gemella Arina (19.700) mentre Milena ha chiuso in sesta posizione (19.050). Ricordiamo, per dovere di cronaca, che queste gare non sono olimpiche: ai Giochi vengono assegnate medaglie soltanto nel concorso generale (all-around).
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