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Ginnastica e cultura fisica
Ginnastica ritmica, Mondiali 2018: l’Italia sogna il colpaccio, le Farfalle sfidano Russia e Bulgaria. Gemelle Averina imbattibili. In palio i pass olimpici
La Armeec Arena di Sòfia (Bulgaria) è pronta per ospitare i Mondiali 2018 di ginnastica ritmica dal 10 al 16 settembre, primo evento di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020. La rassegna iridata si preannuncia davvero molto spettacolare e avvincente, i primi cinque giorni dedicati esclusivamente alle individualiste con le Finali di Specialità e la Finale del concorso generale (unica prova olimpica), poi nel weekend si scateneranno i gruppi. Il divertimento sarà assicurato al termine di una stagione che ha già regalato tanti spunti tra Coppa del Mondo e World Challenge Cup ma vediamo cosa ci aspetta dalle varie gare e quali sono le grandi favorite.
GRUPPI:
La Russia è come sempre la grande favorita della vigilia ma le Campionesse Olimpiche, Mondiali ed Europee sono state sconfitte più volte in stagione dall’Italia. Le Farfalle sognano davvero in grande e cercano un’impresa colossale per festeggiare al meglio l’inaugurazione della nuova Accademia a Desio: l’obiettivo minimo delle azzurre è naturalmente quello di salire sul podio (mancato dodici mesi fa a Pesaro, vincendo comunque l’oro con i cinque cerchi) per conquistare immediatamente la qualificazione alle Olimpiadi 2020, risultato assolutamente alla portata di Alessia Maurelli e compagni che in stagione hanno alzato al cielo la Coppa del Mondo e la World Challenge Cup.
La nostra Nazionale ha tutte le carte in regola anche per vincere ma la concorrenza è spietata anche perché oltre alla Russia ci sarà anche la Bulgaria che avrà il vantaggio di gareggiare in casa. Ovviamente si punta tutta sul concorso generale, le due Finali di Specialità non sono olimpiche e sembreranno una mera consolazione nella giornata conclusiva. Da non sottovalutare Bielorussia, Ucraina e Giappone.
INDIVIDUALISTE:
Le gemelle russe Dina e Arina Averina sono nuovamente pronte a uno show stellare dopo quanto esibito lo scorso anno a Pescaro. Le 20enni sono semplicemente le più forti ginnaste dell’intero panorama e puntano a portare a casa tutti i titoli in palio, magari dividendoseli equamente: Dina dovrà difendere l’oro nel concorso generale, al cerchio e alle clavette mentre Arina fu argento sui quattro attrezzi e trionfò col nastro e con la palla. Il copione è stato recitato a parti inverse in occasione degli Europei disputati in primavera a Guadalajara.
Attenzione però anche all’altra russa Aleksandra Soldatova che ha sconfitto Dina in occasione dell’ultima tappa di World Challenge Cup disputata a Kazan e che cercherà di sorprendere tutti. Da tenere in seria considerazione l’israeliana Linoy Ashram (terza dodici mesi fa), le outsider di lusso sono la bielorussa Katsiaryna Halkina e la giapponese Kaho Minagawa. L’Italia ci proverà con Alexandra Agiurgiuculese e Milena Baldassarri ma puntare alle medaglie sembra oggettivamente troppo, l’obiettivo più concreto sembra essere quello di conquistare delle finali.
Foto: Pier Colombo
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