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Golf, European Tour 2018: Lee Westwood davanti al Made in Denmark dopo tre giri, cinque inglesi nei primi sette

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Colpi di scena in successione sull’European Tour, al Made in Denmark del Silkeborg Ry Golf Club di Aarhus. Dopo il terzo giro, al comando c’è Lee Westwood, che ha girato in 67 colpi, 5 sotto il par quest’oggi per un complessivo -16 di torneo.

Il nativo di Worksop, 45 anni compiuti ad aprile, manca da quattro anni l’appuntamento con la vittoria sul tour europeo e da tre non vince un torneo in senso assoluto, ma per regalarsi la sua gioia numero 43 in carriera dovrà difendersi da assalti a forti tinte inglesi, visto che ce ne sono cinque nei primi sette. A dire la verità, Westwood ha rischiato di perdere il comando, dopo aver infilato sette birdie di cui cinque in fila dalla buca 10 alla 14, perché proprio sull’ultima aveva chiuso con un doppio bogey. A quel punto, stava per approfittarne Jonathan Thomson, che però non è riuscito a concludere in testa come nel primo giro: anche per lui è risultato fatale un doppio bogey alla 18, che lo ha ricacciato al secondo posto.

La miglior prestazione di giornata, però, l’ha fatta segnare Steven Brown con -9, sei birdie nelle prime nove buche e la ciliegina sulla torta dell’eagle al par 5 della 11. Brown, che è al debutto sul tour europeo, è al secondo posto a pari merito con Thomson e col belga Thomas Detry, anche lui autore di una prestazione di buon livello con un -6 nel giro: tutti e tre sono complessivamente a -15. In quinta posizione, a un colpo dal trio appena citato, c’è Matt Wallace. Chi ha avuto una giornata no è invece il leader di ieri, il sudafricano Christiaan Bezuidenhout, che ha girato in +1 ed è sceso in sesta posizione a -12, in coppia con l’inglese Callum Shinkwin. Primo dei danesi è Lucas Bjerregaard, che si trova nel gruppo in ottava posizione a -11; tre colpi, 22 posizioni e due padroni di casa più indietro c’è Thorbjorn Olesen, chiaramente fuori dalla lotta per la vittoria in questo weekend.

In un torneo che ha già perso per mancato superamento del taglio Martin Kaymer e Danny Willett (oltre al nostro Edoardo Molinari), stanno deludendo anche altri giocatori: pur avendo superato lo sbarramento del secondo giro, Thomas Pieters è sceso dal decimo al 30° posto in compagnia di Olesen. Il belga non è l’uomo a cui è andata peggio: ieri, con lui, era decimo Brett Rumford, ma l’australiano ha compiuto un disastro condito da tre soli birdie, sei bogey e due doppi bogey, per un complessivo +6 che lo ha spedito al 71° e penultimo posto.





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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Aizuddin Saad / Shutterstock

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