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Golf, Ryder Cup 2018: Francesco Molinari è pronto. “L’Europa non è mai stata tanto forte. Dalla mia ultima volta sono maturato moltissimo”

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Terza Ryder Cup per Francesco Molinari, dopo quelle del 2010 e 2012. Stavolta, però, l’azzurro ci arriva sull’onda dei grandissimi risultati di quest’anno, tra i quali spiccano i successi nel BMW PGA Championship e soprattutto nell’Open Championship.

Il torinese, a due giorni dall’inizio della contesa Europa-Stati Uniti, ricorda sempre un particolare: “Bisogna giocare punto per punto e non farsi condizionare troppo dal contorno“. Il riferimento evidente è all’ambiente, al pubblico, alle infinite possibili situazioni che si possono verificare (Chicco ne sa qualcosa: a Medinah, nel giorno dell’incredibile rimonta europea, lui c’era).

Ampie sono le sue lodi nei confronti della squadra europea di quest’anno: “Si tratta probabilmente del miglior Team Europe in cui abbia mai giocato. Sono migliorato molto dall’ultima mia partecipazione, e spero di dimostrarlo in questa settimana che sarà eccezionale, sia per la gara che per i tantissimi spettatori previsti. Non conta quello che ho fatto finora, ma solo ciò che sarò capace di produrre in gara“. Non si fa fatica a scorgere un ricordo del “vecchio” Molinari, quello che faceva spesso fatica con il putt quando si trattava di concludere le buche.

Sarà, questa, una Ryder Cup ad altissima portata mediatica: 270.000 spettatori in arrivo, di cui il 43% francesi nonostante non ci sia alcun transalpino dopo il crollo di Dubuisson e i (per ora) mancati ricambi, ma anche 620 milioni di telespettatori che si prevedono collegati ogni giorno per godersi lo spettacolo che andrà in onda alle porte di Parigi.





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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Pier Colombo

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