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Karate, Premier League 2018: Angelo Crescenzo e Luca Maresca in grande spolvero, l’Italia brilla a Berlino con vista su Tokyo 2020

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Due stelle scintillanti nel firmamento azzurro. A Berlino, in occasione della sesta tappa della Premier League 2018, hanno spiccato il volo Angelo Crescenzo e Luca Maresca, saliti entrambi sul gradino più alto del podio nelle categorie “leggere” del kumite. Entrambi hanno portato a compimento una battaglia all’ultimo colpo, mostrando sangue freddo e carisma da vendere. Una prova di forza da parte di due alfieri che ormai sono entrati a far parte del gotha della disciplina nelle loro rispettive categorie.

Ma è stata l’intera pattuglia azzurra a brillare in terra tedesca, testimonianza evidente della qualità di un movimento che sa esaltarsi nei momenti che contano e che incamera punti importanti nel primo grande appuntamento che assegna punti per il ranking olimpico. Dopo i 10 podi agli Europei 2018, da Berlino sono arrivati ben 8 podi in una gara qualificante per Tokyo 2020. L’Italia è pronta a fare man bassa di medaglie, dunque, ed è competitiva in tutte le categorie olimpiche.

Crescenzo ha sconfitto 5-4 il giapponese Kozaki nella finale dei -60 kg, un grande risultato che va ad aggiungersi all’argento continentale in un’annata per lui già da incorniciare. Maresca, dal canto suo, ha dovuto fare i conti negli ultimi anni con alcuni problemi fisici ed il salto di categoria, ma non si è perso d’animo ed ora rientra di diritto tra i migliori dei -67 kg, ottenendo la sua prima importante vittoria grazie al successo in finale contro il brasiliano Figueira al termine di un match estremamente equilibrato. In questo quadro, rientra anche la vittoria di Sara Battaglia, Michela Pezzetti e Carola Casale, che hanno letteralmente schiantato tutti gli avversari nella prova a squadre del kata, rifilando cappotti ad ogni rivale, in ultima la Russia in finale, e consolidando il predominio azzurro nella categoria.

Ma le notizie liete non sono certo finite qui. Clio Ferracuti, infatti, ha finalmente messo in mostra tutto il suo talento in un grande torneo senior, dopo aver dominato tra junior e under21, e ha conquistato la seconda piazza nei +68 kg, giungendo ad un passo dal gradino più alto del podio nella categoria “pesante” del karate al femminile. Il secondo posto a Berlino potrebbe dare linfa alla sua crescita, proiettandola così con continuità ai piani alti della disciplina.

E poi c’è Sara Cardin, totem azzurro che continua a collezionare podi, l’ultimo dei quali è il terzo posto in Germania nei -55 kg grazie al successo contro la spagnola Fernandez. Come lei, anche Silvia Semeraro (-68 kg) e Viviana Bottaro (kata) hanno confermato di essere due punte irrinunciabili per il movimento italiano. E le vittorie contro la slovacca Kopunova e la giapponese Ohuchi hanno garantito ad entrambi un’eccellente terza piazza, risultato identico a quello della squadra del kata, che ha raggiunto il terzo gradino del podio con Alessandro Iodice, Gianluca Gallo e Giuseppe Panagia, un trittico con enormi margini di crescita.

E’ mancato l’acuto, invece, da parte di Simone Marino (+84 kg) e del campione europeo Michele Martina (-84 kg), ma l’avventura di quest’ultimo si è fermata ai quarti, ad un passo dal podio. I segnali, pertanto, sono decisamente incoraggianti per il movimento italiano. E l’ipotesi di qualificare il numero massimo di rappresentanti italiani a Tokyo 2020 appare tutt’altro che irreale.





mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Fijlkam

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