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Moto3, GP San Marino Misano 2018: Lorenzo Dalla Porta vince in volata su Martin e Di Giannantonio, Bezzecchi cade nel finale

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Lorenzo Dalla Porta (Honda Leopard) vince il Gran Premio di San Marino 2018 della Moto3 e conquista il primo successo della sua giovane carriera. Il pilota toscano disputa una prova solida e senza sbavature e centra, con pieno merito, il gradino più alto del podio di Misano. La gara della classe più leggera è decisa da due cadute. La prima, di gruppo, nel corso del secondo giro, che estromette ben cinque piloti dalla battaglia (tra i quali Aron Canet, Nicolò Bulega ed Enea Bastianini). La seconda, al penultimo, vede il leader della classifica generale Marco Bezzecchi (KTM Redox) scivolare quando comandava il gruppo di testa, gettando alle ortiche punti di platino e, come se non bastasse, venendo nuovamente superato in graduatoria (8 punti) dallo spagnolo Jorge Martin (Honda Gresini) che si piazza in seconda posizione ad appena 58 millesimi da Dalla Porta. Completa il podio il suo compagno di scuderia, Fabio Di Giannantonio che le ha provate tutte per vincere, ma si è fermato a 122 millesimi.

Quarta posizione per l’argentino Gabriel Rodrigo (KTM Rba Boe) a 822, quinta per il ceco Jakub Kornfeil (KTM Redox) a 6.553, sesta per lo spagnolo Albert Arenas (Honda EG 0,0) a 6.859, settima per un ottimo Dennis Foggia (Sky Racing VR46) a 7.315, ottava per il sudafricano Darryn Binder (Red Bull KTM) a 7.380, mentre nono e decimo sono i due romagnoli Andrea Migno (KTM Angel Nieto) e Niccolò Antonelli (Honda SIC58) rispettivamente a 8.608 e 8.853.

Gli altri italiani: 11esimo Tony Arbolino (Honda Marinelli) a 10.408, 17esimo Stefano Nepa (KTM Cip) a 34.385, 19esimo Yuri Montella (Honda SIC58) a 47.577. mentre è 20esimo e ultimo Kevin Zannoni (TM Racing)  a un giro.

LA GARA

La partenza vede Jorge Martin scattare bene, ma è Gabriel Rodrigo a prendere per primo curva 1, con Marco Bezzecchi quinto alle spalle dello spagnolo Aron Canet (Honda EG 0,0) Il primo giro si conclude con Fabio Di Giannantonio al comando, quindi Bezzecchi che passa Rodrigo, poi lo spagnolo Jaume Masià (KTM Bester), Martin e Canet. Scivolata per Erik Zannoni (TM Racing) in curva 2 nel corso della seconda tornata.

Al temine del secondo giro arriva il primo momento importante della gara, con una caduta di gruppo davvero impressionante. Pauroso highside di Masià che viene disarcionato dalla sua moto proprio in uscita dell’ultima curva. Nel cadere viene travolto da diversi piloti che, a loro volta, finiscono per terra, in una carambola incredibile. Per fortuna i danni sono limitati e non succede niente di grave, nonostante i protagonisti fossero finiti in piena traiettoria. Si eliminano in questo modo Aron Canet, il giapponese Ayumu Sasaki (Honda Petronas), ed i nostri Nicolò Bulega (Sky Racing VR46) e Enea Bastianini (Honda Leopard).

La gara non si ferma e Bezzecchi rimane in vetta con Lorenzo Dalla Porta, Rodrigo, Martin e Di Giannantonio che compongono il gruppo di testa. I primi cinque hanno un margine di 2.5 secondi sugli inseguitori con Jakub Kornfeil e Dennis Foggia in testa al plotone.

A 15 giri dal termine la situazione vede Dalla Porta a tirare il gruppo di testa, con Di Giannantonio che prova a non perdere terreno in quinta posizione. Il margine sugli inseguitori sfiora i 5 secondi, per cui appare inevitabile che saranno i primi cinque a giocarsi la vittoria finale.

Bezzecchi e Dalla Porta si scambiano diverse volte la prima posizione ma la situazione a 10 giri dalla conclusione non cambia. Il gap tra i due gruppi rimane di circa 4 secondi, con Kornfeil che prova a distanziare leggermente Foggia e via via tutti gli altri.

Quando mancano 8 tornate alla bandiera a scacchi iniziano le prime scaramucce tra i fuggitivi, con sorpassi e contro-sorpassi spettacolari (con Di Giannantonio che rischia grosso in diverse occasioni) che regalano un finale mozzafiato. Tutto si decide negli ultimi chilometri, con Bezzecchi che cade all’ultima curva del penultimo giro a sua volta disarcionato dalla moto. L’ultimo giro vede Dalla Porta tentare il forcing, ma Di Giannantonio lo attacca proprio in curva 16, il toscano non molla e vola a vincere sul filo di lana davanti a Martin ed al pilota romano.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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