MotoGP

Moto3, Jorge Martin sfrutta ogni occasione ed allunga nel Mondiale, ma Marco Bezzecchi ha le carte in regola per contrastarlo fino all’ultimo

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Il Gran Premio d’Aragon, quindicesimo round del Mondiale Moto3, è andato in archivio ed ora mancano solo cinque gare alla fine di una stagione che si preannuncia incerta ed entusiasmante fino alla bandiera a scacchi di Valencia. Lo spagnolo del Team Gresini Jorge Martin ha conquistato il suo sesto successo stagionale ed ha così rafforzato la sua leadership nella classifica iridata, che ora conduce con 13 lunghezze di vantaggio sull’azzurro Marco Bezzecchi. L’esito della gara aragonese è stato fortemente influenzato dalla decisione dei commissari di penalizzare diversi piloti per aver rallentato eccessivamente nel giro di uscita dalla pit-lane durante le qualifiche. Alcuni protagonisti annunciati del GP come gli azzurri Bezzecchi, Bastianini, Antonelli, Foggia e Bulega sono stati costretti a partire dalle retrovie e quindi hanno perso molto tempo nelle operazioni di sorpasso nelle prime tornate.

Il riminese della Redox KTM ha rimontato dalla diciottesima alla seconda posizione in poche tornate ma ormai il suo rivale era già scappato via, perciò ha cominciato a gestire le gomme per regolare il gruppetto inseguitore e portare a casa 20 punti fondamentali. Dal canto suo Martin continua a dimostrare una capacità di lettura delle gara straordinaria, unita ad una velocità sorprendente nei tratti guidati dei tracciati di tutto il mondo. L’impressione è che il binomio Bezzecchi-KTM sia leggermente più rapido di quello Martin-Honda, grazie ad un gap molto ampio nella velocità di punta in fondo al rettilineo in favore dell’azzurro. Il campionato dunque è ancora apertissimo e regalerà sicuramente altri colpi di scena che potrebbero stravolgere la situazione di classfica.

La lotta iridata sembra ormai limitata ai primi due, con Aron Canet (5°) ed Enea Bastianini (4°) che hanno abbandonato le residue chance di una improbabile rimonta nei confronti della vetta della graduatoria dopo la corsa di ieri. Fabio Di Giannantonio è terzo, a 41 punti dal compagno di squadra Martin e a 28 da Bezzecchi, ma ha dichiarato di sentirsi ancora in lotta per il trionfo finale, perciò si giocherà tutte le sue carte (senza aiutare il compagno) fino a che la matematica lo terrà in “vita”. Il romano classe 1998 non ha però mai dimostrato di essere superiore all’iberico ed è rimasto nelle parti alte della classifica solo grazie ad un’ottima costanza di rendimento in una categoria molto equilibrata e complessa come la Moto3, in cui la regolarità può fare la differenza. Tuttavia servirà un cambio di marcia nelle ultime cinque gare per provare a riaprire le sue chance iridate, sperando in almeno un passo falso dei due che lo precedono.





 

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