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MotoGP, Jorge Lorenzo: “La Ducati ha preferito alzare lo stipendio a Dovizioso piuttosto che credere in me”

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Jorge Lorenzo e la Ducati, storia di rimpianti e vittorie? Forse sì. Il campione del mondo maiorchino della Ducati, quarto nella classifica generale del Mondiale 2018 di MotoGP e con tre vittorie all’attivo, ha trovato il suo feeling con la Rossa in questa stagione. Prestazioni degne di nota che hanno alimentato il rammarico per un matrimonio non andato a buon fine con lo spagnolo in Honda, al fianco di Marc Marquez, dalla prossima stagione.

In lunga intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, l’iberico ha sottolineato come l’agire della scuderia di Borgo Panigale, così favorevole al teammate Andrea Dovizioso, sia stato la causa dell’interruzione del rapporto. Motivazioni economiche quelle sottolineate da Jorge, non senza una vena polemica: “Io e Ducati stiamo vivendo un momento magico. Probabilmente abbiamo la moto più forte, per la prima volta la Desmosedici è al top nel 95% delle piste, si può vincere quasi ovunque. E non era mai successo, tranne l’anno strano di Casey Stoner (2007 ndr.), che aveva 30-40 cavalli in più delle altre e il vantaggio di poter correre con le Bridgestone. Sono orgoglioso che ho dato il mio contributo per portare la moto a questo livello e godermi questi momenti, vincendo il più possibile. Ducati quando mi ha preso due anni fa, pensava di aver preso un tre volte campione del mondo che doveva conquistare il Mondiale il primo anno, cosa riuscita solo a Stoner. Le cose però non vanno così, perché oggi come oggi passare da una moto all’altra, specie da una Ducati alla Yamaha è veramente complicato. Il divorzio? In Ducati hanno fatto questo discorso: “Abbiamo Dovizioso che sta facendo meglio di Lorenzo ed è italiano. E abbiamo Petrucci e Miller che stanno andando forte e guadagnano 10-15 volte meno di Lorenzo“. Non hanno creduto alle parole che dicevo, che mancava veramente poco, un niente. Avrebbero dovuto provare a darmi ciò di cui avevo bisogno. Invece hanno solo pensato ad aumentare lo stipendio di Dovizioso, che stava vincendo qualche gara”.

Lorenzo sottolinea come il compagno di squadra sappia usare bene le parole, guadagnandosi la fiducia e il rispetto dal punto di vista mediatico, quando però gli atteggiamenti non sono stati così lodevoli: “Dovi sa usare bene le parole. Avere un rapporto è difficile… Io ho provato sempre ad essere rispettoso di Andrea. Quando lui vinceva e io faticavo, ero contento per la squadra e perciò andavo sotto il podio, ero felice che almeno lui desse al team qualcosa di positivo. Lui però non ha mai avuto lo stesso atteggiamento nei miei confronti. Lo ha fatto anche sulla stampa e allora ho detto basta. Con Marquez che relazione sarà? Sarà un compagno durissimo e l’adattamento non sarà semplice. Sarebbe stato più semplice duellare con lui se fossi rimasto un terzo anno qui in Ducati… Ora dovrò ripartire da zero”.

E poi il centauro della Ducati ha espresso anche la propria posizione su Romano Fenati e su quanto avvenuto a Misano: “Non conosco bene Romano, sento che cambia spesso personalità. Se è vero, dovrebbe lavorare su se stesso. Nel duello con Manzi ha perso la testa, vedendoli in pista sembrava che nessuno dei due fosse interessato alla corsa ma esclusivamente all’altro. Il gesto è indifendibile ma senza l’aggressività di Manzi sarebbe successo? Penso di no. Per me sono stati troppo duri con lui“.

 





 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Valerio Origo

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