MotoGP
MotoGP, le 5 risposte che dovrà darci il GP di San Marino a Misano
Dopo la pausa non prevista di Silverstone, per il Mondiale MotoGP 2018 è tempo di trasferirsi in Romagna per il Gran Premio di San Marino sul circuito “Marco Simoncelli” di Misano. Si attende un fine settimana ad alta tensione, e di grande importanza ai fini del titolo iridato. Lo “zero” cumulativo del GP di Gran Bretagna, infatti, ha avvicinato Marc Marquez al titolo, e ha ridotto le chance dei suoi rivali per andare a riaprire un campionato che, a questo punto, sembra ormai in ghiaccio per lo spagnolo. Andiamo, quindi, ad analizzare gli spunti più importanti del weekend in riva all’Adriatico.
1 Marc Marquez ha ormai il titolo in tasca?
Non è mai giusto mettere la parola “fine” prima del tempo, ma per lo spagnolo la situazione si sta delineando sempre più. Il portacolori della Honda è sempre più vicino al suo ennesimo titolo nella classe regina, il quinto complessivo, il terzo consecutivo. Il margine di vantaggio sui più immediati inseguitori è quanto mai corposo, +59 punti su Valentino Rossi, +71 su Jorge Lorenzo e +72 su Andrea Dovizioso. Mancano solamente 7 gare alla conclusione, per cui 175 punti totali. In poche parole una vera e propria strada in discesa verso il trionfo. Non solo perchè il Cabroncito ha dimostrato di essere il pilota migliore del lotto (con una moto che lo asseconda in tutto e per tutto) ma, anche, perchè gli avversari si sono eliminati uno dopo l’altro nel corso dei mesi. Dovizioso e Lorenzo avrebbero avuto a disposizione una moto capace di mettere i bastoni tra le ruote al campione del mondo in carica ma, tra errori del romagnolo e mancanza di prestazioni iniziali dello spagnolo, si sono svegliati troppo tardi. L’unico che sta mantenendo aperto il discorso, invece, è Valentino Rossi che, suo malgrado, non ha a disposizione un mezzo competitivo. Marquez vuole vincere a Misano e chiudere definitivamente i conti. L’obiettivo è chiaro. Vedremo se qualcuno sarà in grado di opporsi.
2 La Ducati saprà primeggiare ancora?
Chi si è maggiormente mangiato le mani per la cancellazione di Silverstone è stata, senza dubbio, la Ducati. La scuderia di Borgo Panigale aveva a disposizione un pacchetto davvero eccellente e puntava, senza mezzi termini, alla doppietta sulla pista inglese. La pioggia (e l’asfalto poco drenante) hanno rovinato i piani a Lorenzo e Dovizioso che, dopo la pausa estiva, si sono dimostrati i più veloci e performanti con una moto nuovamente dominante. Misano è decisamente diverso rispetto a Silverstone e, per questo motivo, non sarà facile per i due piloti fare il tris dopo Repubblica Ceca e Austria. Lorenzo sul “Marco Simoncelli” ha uno score davvero interessante, con 3 successi, 4 secondi ed un terzo posto, per cui parte per confermarsi, mentre Dovizioso, sulla pista di casa, non ha mai avuto troppa fortuna e cercherà di invertire la tendenza.
3 La Yamaha sarà della partita?
La scuderia di Iwata è ancora ben lontana dal disporre di una moto perfetta ma, quantomeno, sta effettuando qualche passo in avanti. Anche negli ultimi test di inizio settimana ad Aragon, infatti, la M1 ha dimostrato di poter crescere leggermente, ma Honda e Ducati sono ancora distanti. Solitamente il team nipponico a Misano si è sempre comportato bene e, anche in questo caso, cercherà di emergere. Maverick Vinales, che appare in netta ripresa nelle ultime uscite, e Valentino Rossi, padrone vero e proprio di casa al “Santa Monica”, vogliono invertire la rotta di una stagione opaca. L’occasione è ghiotta, e le motivazioni non mancano. Puntare alla vittoria non sarà certo semplice, ma il podio non è certo utopia.
4 Il meteo farà ancora la differenza?
Le previsioni lasciano poche certezze. Anche in questa edizione la pioggia dovrebbe essere protagonista, specialmente per quanto riguarda la domenica. Se il venerdì dovrebbe rimanere immune, già dal sabato la situazione andrà peggiorando, con le qualifiche a forte rischio, ma senza la garanzia che si apriranno gli ombrelli. La domenica, invece, non dovrebbe salvarsi. Sin dai Warm-up del mattino, infatti, le precipitazioni dovrebbero farsi sentire, con le tre gare che potrebbero essere rovinate dalla pioggia. Vedremo se nelle prossime ore il trend sarà modificato, ma si annuncia un’altra edizione del GP di San Marino sul bagnato.
5 La Yamaha sarà in grado di spezzare il tabù-vittorie?
438. Tanti sono i giorni che ci distanziano dall’ultima vittoria di una Yamaha in MotoGP. Era il Gran Premio d’Olanda 2017, e Valentino Rossi portava la scuderia di Iwata per l’ultima volta sul gradino più alto del podio di una gara della classe regina. Un digiuno davvero incredibile per un team illustre come quello giapponese che è stato investito da una crisi tecnica che sembra senza fine. Sembrano lontani anni luce i tempi delle vittorie in serie di Valentino Rossi e Jorge Lorenzo (anche se 2015 e 2016 non sono certo lontani). Nelle due ultime annate, tuttavia, la Yamaha ha preso una china davvero negativa. Anzi, l’avvio della scorsa stagione era stata scintillante. con Maverick Vinales che aveva vinto i due primi GP stagionali, tra Qatar e Argentina, facendo tris in Francia alla quinta corsa del calendario. Anche per lo spagnolo, da quel momento, tutto è cambiato. Nel suo caso i giorni di digiuno diventano 473 e spiegano perfettamente le difficoltà di una moto che non si riesce più a portare al livello dei migliori. L’andazzo appare chiaro e sembra scontato che questo 2018 si chiuderà senza sorrisi per il team di Iwata. Rossi e Vinales saranno in grado di compiere l’impresa a Misano? Se la gara sarà sull’asciutto sarà decisamente complicato, in caso di pioggia invece, tutto potrà succedere.
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alessandro.passanti@oasport.it
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foto: Valerio Origo