MotoGP
MotoGP, Mondiale 2018: la crisi della Yamaha preoccupa Valentino Rossi. A 40 anni il Dottore può permettersi altre due stagioni da comprimario?
22 gare senza vittorie e settimo posto nella gara di casa. E’ questo il bilancio della Yamaha e di Valentino Rossi nel GP di San Marino e della Riviera di Rimini, tredicesimo appuntamento del Mondiale 2018 di MotoGP. I 19″086 di ritardo dal vincitore Andrea Dovizioso sulla Ducati sono una condanna inappellabile sulla prestazione del pacchetto italo-giapponese che ancora una volta ha dovuto fare i conti con i mali di una moto che fatica ad andar forte.
I miracoli non si possono fare e quel che preoccupa Valentino è che i motivi per cui la M1 fosse prestazionale il sabato e non la domenica sono ignoti. Le variazioni delle temperature non sembrano giustificare un riscontro del genere, le criticità della creatura di Iwata sono quasi enigmatiche e i punti di domanda su quel che si possa fare sono diversi.
L’origine del problema sembra essere sempre quella elettronica che impedisce alla moto di essere sufficientemente stabile sul posteriore, non sfruttando così la potenza in uscita dalle curve. Una situazione poco gestibile per il “Dottore”. Con un contratto in scadenza nel 2020 e i 40 anni sempre più vicini, Valentino deve fare i conti con un contesto che non si aspettava così complicato. Dover gareggiare da comprimario non è certo nello spirito del nove volte campione del mondo.
I presupposti per l’anno venturo, infatti, non sono lusinghieri. Non aver ben chiaro cosa fare non è d’aiuto neanche nella realizzazione del nuovo prototipo, al contrario delle rivali che sanno quale percorso seguire. Rossi ha quindi tanti pensieri da fare e se lo spirito per lottare con i migliori è sempre lo stesso, ci sono delle perplessità su quello che i giapponesi sapranno offrirgli nel prossimo futuro. La Yamaha, nei fatti, quasi da un paio di stagioni non rende e anche i risultati scadenti di Maverick Vinales alimentano un pessimismo diffuso che potrebbe portare il fuoriclasse nostrano a prendere delle decisioni a riguardo non coincidenti con la squadra del Sol Levante.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Valerio Origo