Ciclismo
Mountain bike, Mondiali 2018: Gerhard Kerschbaumer si consacra e riporta l’Italia ai vertici
L’Italia è tornata ai vertici nei Mondiali di mountain bike grazie a Gerhard Kerschbaumer. Il 27enne di Bressanone a Lenzerheide (Svizzera) ha conquistato una splendida medaglia d’argento, riportando l’Italia sul podio dopo quattro anni. L’ultimo a conquistare la top3 era stato Marco Aurelio Fontana, bronzo nel 2014. In un certo senso questo è un passaggio di consegne proprio tra il bronzo olimpico di Londra 2012 e Kerschbaumer, che rappresenta il presente e il futuro per il movimento azzurro.
Una gara e una medaglia che consacrano definitivamente Kerschbaumer. L’azzurro aveva dimostrato sin da giovanissimo un immenso talento, visto che nel 2009 aveva vinto la Coppa del Mondo Junior, poi nel 2013 il titolo iridato Under 23. In questa stagione ha fatto il definitivo salto di qualità anche tra gli Elite, centrando quattro podi consecutivi in Coppa del Mondo, tra cui la vittoria a Vallnord. A Lenzerheide Kerschbaumer si presentava tra i favoriti e ha confermato di essere tra i più forti atleti del mondo, rendendosi protagonista di un emozionante duello per l’oro con un fuoriclasse come Nino Schurter. Un risultato che chiude nel migliore dei modi questa stagione e nella prossima potrà essere ancora più protagonista.
Per quanto riguarda gli altri azzurri in gara, prova brillante anche di Luca Braidot. Il 27enne di Gorizia, dopo l’argento agli Europei di Glasgow, è stato protagonista anche in questa rassegna iridata, lottando con i migliori per metà gara. Poi nel finale la sua prova è stata compromessa dalla rottura della bici, che lo ha fatto scivolare in dodicesima posizione. Bene anche il fratello Daniele, che una gara in progressione, è riuscito a chiudere nella top10. Dovranno ancora migliorare tanto invece i giovani Gioele Bertolini e Nadir Colledani, rispettivamente 28° e 54°.
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alessandro.farina@oasport.it
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Foto: Nicola Fabbian