Calcio
Nations League 2018-2019, analisi convocati Italia. Tra conferme e grandi novità, gli azzurri per rinascere contro Polonia e Portogallo
L’Italia è pronta per tornare in campo dopo la mancata qualificazione ai Mondiali 2018 e le tre amichevoli disputate prima della rassegna iridata che ci ha visto assenti per la prima volta dopo 60 anni. Gli azzurri affronteranno Polonia e Portogallo (7 e 10 settembre) nelle prime due partite della Nations League, la nuova competizione organizzata dalla UEFA per aumentare il numero di incontri con i tre punti in palio: c’è tanta voglia di rinascere, bisogna ricostruire un movimento che sta vivendo il suo anno zero e il CT Roberto Mancini è chiamato a un arduo lavoro per riportare la nostra Nazionale ai vertici del calcio che conta.
Si riparte da Bologna e Lisbona, prima la sfida contro i biancorossi e poi in trasferta contro i Campioni d’Europa privi però di Cristiano Ronaldo. Nella tarda serata di ieri sono state diramate le convocazioni per i due incontri, Mancini ha chiamato agli ordini 31 giocatori che si ritroveranno a Coverciano. Analizziamo nel dettaglio le chiamate di Roberto Mancini.
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NOVITA’ – Ci sono ben cinque debutti, cinque nuove proposte pensate da Mancini per questa prima finestra del torneo. Alessio Cragno del Cagliari sarà il quarto portiere, sorprende la chiamata del difensore Manuel Lazzari (discreto alla SPAL), potrà mettersi in mostra anche Cristiano Biraghi (Fiorentina), viene data una chance al centrocampista Nicolò Zaniolo in forza alla Roma (in estate ha giocato la Finale degli Europei U19) e tra le tante opzioni offensive troviamo anche Pietro Pellegri fresco di gol al Monaco.
GRANDE RITORNO – Giorgio Chiellini non gioca in azzurro dallo sciagurato playoff perso contro la Svezia, non lo abbiamo più visto in Nazionale dalla tragica notte di San Siro ma ora il centrale della Juventus è pronto per tornare nel cuore della difesa e mettere tutta la sua esperienza al servizio della squadra ricomponendo la coppia con Leonardo Bonucci. Giocherà da capitano.
BALOTELLI CONFERMATISSIMO – Mancini continua a dare fiducia a Super Mario che è rimasto al Nizza: l’attaccante è chiamato a ricoprire il ruolo di leader offensivo, il CT si affida molto all’estrosa punta che deve assicurare gol e tanta presenza in fase offensiva. La fiducia data al 28enne è davvero tanta, riuscirà a ripagarla con delle prestazioni di spessore?
AMPIA SCELTA IN ATTACCO – Sembra essere il reparto più in salute, quello dove la scelta è davvero molto ampia e con giocatori titolari nei propri club. Già detto di Balotelli non potevano mancare i vari Belotti, Immobile, Insigne, Berardi e Bernardeschi ma anche il giovane Chiesa e il ritrovato Simone Zaza atteso a un’importante stagione col Torino.
PROBLEMI A CENTROCAMPO? – Si ripartirà naturalmente da Jorginho, in estate approdato al Chelsea, ma gli altri uomini a disposizione non sembrano dare grandi sicurezze (mancherà Verratti in queste prime uscite). Bryan Cristante e Lorenzo Pellegrini possono dare sostanza ma non sono sempre titolari con la Roma, un po’ come accade a Roberto Gagliardini con l’Inter.
DIFESA DA VALUTARE – Già detto della coppia centrale composta da Bonucci e Chiellini, spiccano il ritorno di Domenico Criscito e la chiamata di Emerson Palmieri che gioca per il Chelsea. Davide Zappacosta è chiamato a ricoprire un ruolo importante in questa Nazionale, Alessio Romagnoli e Mattia Caldara del Milan possono regalarsi delle soddisfazioni. Assenti gli infortunati Spinazzola e Florenzi.
GARANZIA DONNARUMMA – Gigi Donnarumma prenderà l’eredità di Buffon, il portiere del Milan dovrà essere una vera saracinesca: è destinato a grandi cose, ora la Nazionale è tutta sua. Alle sue spalle Perin e Sirigu, oltre a Cragno.
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