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Nuoto, Simona Quadarella: “Lavoro per avvicinare Katie Ledecky. L’ambizione è il nostro motore”

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ESCLUSIVA OA SPORT – Dove eravamo rimasti? Agli Europei di nuoto 2018 a Glasgow. Il Tollcross International Swimming Centre è stato teatro delle imprese degli azzurri in vasca, capaci di vincere, migliorarsi ed ottenere prestazioni di livello mondiale. Un aspetto da considerare tenendo conto che il fine ultimo sono sempre i Giochi Olimpici di Tokyo 2020. 6 ori, 5 argenti e 11 bronzi, 22 medaglie in totale, hanno rappresentato un bottino eccellente, superiore a quanto fatto a Debrecen 2012, edizione però disputata nell’anno a Cinque Cerchi e quindi di livello diverso rispetto a quella britannica.

Protagonista indiscussa di questi trionfi “made in UK” è stata Simona Quadarella. L’azzurra, vincitrice di tre titoli continentali nei 400, 800 e 1500 stile libero, ha messo in mostra qualcosa che non si era mai visto nei nostri confini in una rassegna continentale. Riscontri strepitosi che la vedono alle spalle nel ranking mondiale degli 800 e 1500 sl solo del “mostro” Katie Ledecky. La giovane ragazza romana, dopo la vacanze in Messico, all’inizio di questa settimana si è rimessa al lavoro agli ordini del suo tecnico Christian Minotti e quanto fatto nella piscina britannica è stato importante nella crescita personale e delle proprie certezze.

Gli Europei sono stati una tappa importante del mio percorso che mi ha aiutato a maturare una consapevolezza diversa in me stessa. Ora il prossimo obiettivo saranno i Mondiali 2019 in vasca lunga (a Gwangju, in Corea del Sud, dal 12 al 29 luglio ndr.) dove l’intenzione è di confermarsi e fare meglio ovviamente dal punto di vista cronometrico“, ha dichiarato la romana, intervistata da OASport

Quadarella che, in questo senso, guarda alla competizione iridata in vasca corta, a Hangzhou (Cina) dal 7 all’11 dicembre, come ad un appuntamento di passaggio: “Sarà un evento di transizione in quanto nella piscina da 25 metri faccio sempre un po’ di fatica ad esprimere la mia nuotata. Tuttavia sarò al via ma il mio evento clou sarà il Mondiale in lunga“, ha confessato Simona.

Distanze nelle quali eccellere, consapevole però di avere un’avversaria come la Ledecky che difficilmente sarà battibile, ma uno stimolo ulteriore per continuare a lavorare: “Avvicinarsi a lei sarà molto complicato ma ci si allena per questo anche perché l’ambizione è quello che porta a raggiungere traguardi importanti“. Ambizione che, a detta della stessa atleta azzurra, rappresenta il vero segreto di un gruppo che a Glasgow si è espresso alla grande: “Siamo giovani e vogliamo centrare obiettivi prestigiosi. Questo è un bene per la crescita del movimento anche perché poi gli atleti di maggior esperienza sono sempre lì e questo aiuta a mantenere uno standard elevato che può portarci lontano“.

Non resta che attendere quello che la prossima stagione ci riserverà, consci che il Bel Paese ha ed avrà nella propria faretra un’altra freccia da scoccare, per dimostrare che anche in Corea del Sud l’Inno di Mameli potrà essere accompagnato dal battito di mani del pubblico presente.





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: OASport

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