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Olimpiadi degli Scacchi 2018: nel quarto turno Italia open facile sulla Tunisia, donne sconfitte di misura dall’Armenia

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Proseguono con alterne soddisfazioni le Olimpiadi scacchistiche del 2018, in corso di svolgimento a Batumi, Georgia. L’Italia open ha chiuso senza nessun reale problema l’impegno contro la Tunisia, mentre la squadra femminile ha subito la sua prima sconfitta del torneo, contro la quotata Armenia.

L’Italia open ha disposto con agio della formazione tunisina, raccogliendo un convincente 3,5-0,5 (l’unica patta è stata di Luca Moroni, che dopo l’eccellente prova nel 2016 non sembra in gran forma in quest’edizione, contro Amir Zaibi). Daniele Vocaturo ha superato Zoubaier Amdouni, che gli rende 397 punti ELO, in 59 mosse, di cui almeno la metà sono state di cocciuta, seppur vana resistenza. Sabino Brunello, invece, dopo esser rientrato col Bianco in un’articolata variante della Difesa Moderna, ha sfruttato un grosso errore di Mohamed Ali Boudriga al trentottesimo tratto: il Maestro Internazionale tunisino, che stava finendo il tempo per le prime 40 mosse prima dei 30 minuti di aumento, ha effettuato un’incauta cattura di pedone col Cavallo che ha lasciato la sua Torre totalmente indifesa, preda della corrispettiva dell’italiano. La partita è terminata dieci mosse dopo. Per Alessio Valsecchi, invece, la vittoria è arrivata col Nero in un finale di Alfieri contro Alfiere e Cavallo, trattato in maniera a dir poco disastrosa da Sahbi Taieb.

Per quanto riguarda gli incontri principali, non è stata esattamente la giornata degli ex Campioni del Mondo. In USA-India, Viswanathan “Vishy” Anand ha perso per abbandono da Fabiano Caruana dopo aver imboccato la strada sbagliata col Nero; è stata la sconfitta decisiva per le sorti dell’India nel match, visto che le altre tre partite erano finite patte. Peggio ancora è andata a Vladimir Kramnik, che ha commesso sempre con il Nero tre errori inverosimili per uno come lui e ha subito lo scacco matto dal polacco Jacek Tomczak. Questo è anche costato la sconfitta complessiva alla Russia. La classifica vede ora otto formazioni a punteggio pieno, con Francia e Israele che si trovano nella miglior situazione a quota 14 punti portati a casa tramite le scacchiere.

All’Italia femminile non è andata bene, ma davvero di poco, dato che ha perso per 1,5-2,5 dalla quotata Armenia. Con la patta in quarta scacchiera tra Marina Brunello e Maria Kursova, la sfida si è decisa tutta nelle prime tre: Desirée Di Benedetto ha avuto bisogno di un paio di tentativi per passare da una situazione di vantaggio a una di vittoria certa contro Anna Sargsyan, ma sulle prime due scacchiere si è materializzata la sconfitta azzurra: una non eccelsa gestione del tempo a propria disposizione ha causato errori e sconfitta a Olga Zimina, per la gioia di Elina Danielian, mentre il deterioramento della posizione di Elena Sedina, opposta a Lilit Mkrtchian, si è verificato tra il ventesimo e il venticinquesimo tratto.

Sulle altre scacchiere non ci sono sostanzialmente sorprese, con i successi della Cina sull’Uzbekistan, della Mongolia sull’Iran, degli USA di stretta misura sull’Azerbaigian (era un match equilibrato), dell’Ucraina sulla Slovenia, della Russia su Israele e dell’India sulla Polonia. Sei sono le formazioni rimaste a quota 8 punti: Ucraina (che per punti-scacchiera è la migliore con 13,5), Cina, Mongolia, Armenia, Georgia 1 e USA.

Agrodolci gli accoppiamenti di domani: l’Italia open è stata abbinata all’Inghilterra, in un quasi classico delle ultime edizioni olimpiche. Gli inglesi possono contare sull’ex numero 4 del mondo Michael Adams e sull’ex prodigio Luke McShane, e a livello di tabellone si sono presentati come la dodicesima miglior formazione. Al femminile, invece, l’Italia affronterà l’Ecuador, che ha approfittato di tre turni molto favorevoli su 4, ma che è nettamente al di sotto del livello delle azzurre, che per tale ragione sono favorite in modo netto.





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