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MotoGP
Romano Fenati rivela: “Con il Motomondiale ho chiuso. Non correrò mai più, andrò in ferramenta”
Romano Fenati e il Motomondiale? Un capitolo chiuso. Dopo il fattaccio del GP di Misano, tredicesima prova del Mondiale 2018 di Moto2, il licenziamento dal proprio team e l’essere liquidato dalla sua futura destinazione in MV Agusta, l’ascolano deve ripartire e lo farà lontano dal mondo delle corse.
Il 22enne ha preso la sua decisione e in un’intervista concessa a Repubblica, espone il suo punto di vista sull’episodio e sul futuro: “Mi mancheranno le corse? Io sono sempre sceso in pista per vincere. Per essere Romano Fenati. Ma mi rendo conto che a nessuno importa di me, di quello che sto soffrendo. E allora, meglio dire addio. Per sempre! Non è più il mio mondo. Troppa ingiustizia. Ho sbagliato, è vero: chiedo scusa a tutti“, si sfoga l’ex centauro che poi sul gesto che lo ha visto protagonista sottolinea: “Volete vedere il mio casco e la tuta? C’è una lunga striscia nera: la gomma di Manzi. Mi ha attaccato tre volte e anche lui avrebbe potuto uccidermi, come dite voi. L’ultima volta lo aveva fatto 500 metri prima, allora ho pensato: adesso faccio lo stesso, ti dimostro che posso essere ‘cattivo’ come te. E magari finalmente capirai cosa significa. Però non ho mai pensato di fargli male, giuro“. Parole decisamente discutibili le sue visto che, tra le righe, sottolineano la premeditazione e anche la giustificazione.
E sul futuro: “Per un po’ lavorerò nei negozi di ferramenta del nonno, con lui e la mamma. Del resto, lo facevo già. E poi, ho un progetto ad Ascoli: ma preferisco non parlarne”.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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FOTOCATTAGNI
Luca46
11 Settembre 2018 at 15:55
Invece a me la condotta di Manzi non è piaciuta. Ha ragione Fenati a lamentarsi di Manzi. E’ sincero Fenati quando dice che non voleva fare del male a nessuno. Il suo è un gesto irresponsabile e meritava la squalifica a vita. Mi sbagliavo quando dicevo che Fenati si era reso conto di quello che ha fatto. Leggendo questa intervista mi accorgo che invece non lo ha ancora compreso. Manzi va fermato per una gara. Questa situazione è da imputare ad una giuria che sinora in nome dello spettacolo ha consentito a molti di andare oltre il limite. Soprattutto adottando regole ad personam. Ripeto Fenati va squalificato a vita tuttavia va aiutato. E’ ovvio che è un ragazzo che ha problemi. Ha sbagliato, deve pagare ma è ancora un ragazzo, non va lasciato solo.
Fabio90
11 Settembre 2018 at 19:31
Ma non è piacuta nemmeno a me, ma per “particolare” intendevo qualcosa di gravissimo che facesse reagire cosi Fenati ( che poi qualsiasi cosa fosse stata non avrebbe comunque giustificazione il suo gesto), ne abbiamo viste nel Motomondiale..anche da Biaggi..Rossi…marquez…se Fenati non avesse fatto quello che ha fatto nemmeno se ne parlava di Manzi. Poi che vada aiutato, lo penso anche io, ma fuori dalla pista..cosi come le tante persone che se fanno un errore imperdonabile a lavoro sono costrette a ricostruirsi un altra vita!
Poi non so se decisioni sbagliate in passato hanno portato a tutte queste licenze in pista..puo essere..spero però che non si passi ad essere al contrario troppo pignoli..perchè se oggi il motomondiale è 100 volte piu divertente della formula 1 è anche perchè si vede piu rischio e battaglia ( non solo per quello) e questa caratteristica non va persa.
Luca46
11 Settembre 2018 at 20:50
Certamente, va aiutato fuori dalla pista. Però lo spettacolo non dev’essere ottenuto in cambio del verificarsi di episodi come questo.
Fabio90
11 Settembre 2018 at 13:06
Io tutta questa particolare aggressione di manzi non l’ho vista, ho visto invece un Fenati che non sta bene con la testa ed ha fatto un gesto che fatto per strada sarebbe da tentato omicidio.
Dispiace lasci lui, avrebbero dovuto decidere gli altri a cacciarlo, è recidivo in questi gesti ( cosi grave magari no, e ci mancherebbe pure). Avrebbe potuto avere 10 anni di carriera discreta ed invece si è rovinato la vita cosi..certamente questo significa che va aiutato..ma anche che sulla pista non deve assolutamente metterci piu piede.