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Ryder Cup 2018: come funziona? Il regolamento di gioco. Venerdì e sabato foursome e fourball, domenica i 12 singoli

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La Ryder Cup 2018 si svolgerà da venerdì 28 a domenica 30 al Le Golf National di Saint-Quentin-en-Yvelines, un sobborgo di Parigi. Questa, ormai, è cosa nota. Ma come funziona la storica competizione che mette di fronte la parte migliore del golf di Europa e Stati Uniti? Vediamo i dettagli delle modalità di svolgimento della tre giorni probabilmente più famosa del golf mondiale.

Innanzitutto, in tutte le modalità di gioco previste, e cioè foursome, fourball e sfide singole, ci si affronta con il metodo del match play. Questo significa, in termini semplici, che si gioca contando il numero di buche vinte da un giocatore o da una coppia. Facciamo un esempio: se alla prima buca A impiega meno colpi di B, A sarà considerato in vantaggio (termine tecnico “1 up”), mentre B sarà “1 down”. Il vincitore è colui che si troverà con più buche up di quelle che si devono ancora giocare (esempio: se A è 4 up alla buca 15 e la pareggia, allora vince il match per “4 up”; può anche succedere che A vinca quella buca e la partita, e in quel caso si parla di vittoria “5&3”, dove 5 sono gli up e 3 le buche rimaste e non coperte).

Passiamo ora ai tre sistemi di gioco utilizzati, cominciando da foursome e fourball, che si giocano in coppia. Il foursome è un tipo di match nel quale la coppia utilizza una sola palla, che viene colpita alternativamente da entrambi (per questa ragione, in inglese, si usa anche l’appellativo di “alternate shot”). Per capirci, A effettua il primo colpo dal tee shot, B lo esegue, poniamo, dal fairway e così via. Attenzione a un dettaglio: nel foursome chi tira il primo colpo dalla buca 1 lo tirerà in tutte le buche dispari, mentre l’altro si dedicherà ad aprire le buche pari.

Il fourball, invece, è un pochino più lungo perché ci sono quattro palle in campo: le due di una coppia e le due dell’altra, che vengono giocate in maniera del tutto indipendente. In ciascuna buca, dal secondo colpo in poi è previsto che a effettuare il primo dei tiri sia il giocatore la cui palla è più lontana dal green. Per essere chiari: se, dopo il primo colpo, A è lontano 180 metri dalla bandiera, B 170 metri, C 195 metri e D 175, la sequenza da seguire sarà C-A-D-B. Vince la buca la coppia il cui giocatore ha impiegato meno colpi a finirla.

Infine, ci sono i match singoli. In questo caso, ci si riconduce al già citato sistema del match play: semplicemente, vince l’incontro chi vince più buche.

Veniamo ora a come la Ryder Cup gestisce, sia a livello di numero di scontri che a livello di programmazione, tutte queste modalità di gioco.

Il venerdì mattina si giocheranno quattro fourball, con partenza dal tee della buca 1 alle ore 8:10, 8:25, 8:40 e 8:55 rispettivamente. Il venerdì pomeriggio, invece, sarà dedicato ai quattro foursome, che cominceranno alle 13:50, 14:05, 14:20 e 14:35. La stessa sequenza si avrà al sabato, mentre la domenica sarà dedicata ai match singoli, che partiranno alle ore 12:05 con scaglioni di 12 minuti per incontro. Per quanto riguarda gli accoppiamenti, quelli dei fourball e dei match singoli si sapranno il giorno prima, mentre quelli dei foursome un’ora prima dello svolgimento degli stessi.

Ogni partita, foursome, fourball o match singolo che sia, assegna un punto alla coppia o al singolo che se l’aggiudica (la parità assegna invece mezzo punto a testa). La Ryder Cup può perciò terminare in parità, sul 14-14. Il regolamento, in questo caso, prevede che la Coppa sia tenuta dal vincitore dell’edizione precedente, in questo caso gli Stati Uniti. L’Europa, per vincere la coppa, dovrà perciò obbligatoriamente prevalere per un minimo di 14,5-13,5.





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federico.rossini@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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