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Scacchi, il terzo turno delle Olimpiadi 2018 regala una bella vittoria all’Italia femminile. Nel torneo open bene gli azzurri

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Per un giorno, si colora di un azzurro piuttosto vivo il cielo di Batumi, in Georgia: alle Olimpiadi degli scacchi, il terzo turno ha regalato delle buone soddisfazioni ai colori italiani. Il risultato più bello viene dalle donne, che hanno battuto la non semplice Repubblica Ceca, mentre gli uomini hanno battuto, come da previsioni, il non certo irresistibile Sri Lanka.

Nella rassegna delle partite, questa volta, iniziamo raccontando ciò che è successo all’Italia femminile: le azzurre sono state in grado di battere una formazione, la Repubblica Ceca, teoricamente un pochino meno forte dell’Italia, ma che, alla luce delle giocatrici schierate oggi, avrebbe potuto prevalere senza scandali. Con le patte tra Elena Sedina e Karolina Olsarova in prima scacchiera e tra Daniela Movileanu e Olga Skorova in quarta, l’attenzione è andata sulle due scacchiere di mezzo. In seconda, Desirée Di Benedetto ha avuto la possibilità di chiudere la partita, col Bianco, alla mossa numero 46: tra due continuazioni, però, ha scelto quella sbagliata e ha dovuto dividere il mezzo punto con Joanna Worek. In terza, invece, Marina Brunello, col Nero, ha subito neutralizzato una variante piuttosto offensiva della Difesa Siciliana utilizzata da Marina Novosadova col Bianco, iniziando a prendere un vantaggio rivelatosi decisivo dalla ventunesima mossa in avanti. Il risultato è stato così di 2,5-1,5 in favore dell’Italia, che ha dunque colto la sua terza vittoria consecutiva ed è tra le dodici squadre ancora a punteggio pieno.

Dopo la Russia ieri, a perdere colpi oggi è l’India, la migliore squadra del torneo per ELO, bloccata sul 2-2 dalla Serbia a causa delle sconfitte di Karavade e Padmini contro Velikic e Injac in terza e quarta scacchiera. Procedono in maniera regolare le altre formazioni quotate, con la Russia che si è ripresa furiosamente dalla sconfitta di ieri con un 4-0 rifilato alla Malesia.

Per quanto riguarda il torneo open, invece, l’Italia ha superato senza problemi lo Sri Lanka. Veniamo alle due vittorie. Sabino Brunello, che dopo essersi visto giocare una difesa Bogo-Indiana (così chiamata in onore del forte giocatore di un secolo fa Efim Bogoljubov) dal suo avversario Minul Doluweera, s’è visto aprirsi lo spazio per due violenti attacchi doppi di Cavallo nel giro di pochissime mosse, che hanno forzato l’abbandono del Bianco alla ventiquattresima. E’ durato venti mosse in più, ma soltanto per testardaggine, l’avversario di Alessio Valsecchi, Akila Kavinda, alla fine capitolato in posizione del tutto persa. A quel punto, con le altre due partite finite, Michele Godena e Luca Moroni hanno preferito non correre rischi e siglare due patte con Piyumantha e Thilakarathne.

La partita più attesa della giornata, quella tra Fabiano Caruana e Anish Giri all’interno di Stati Uniti-Olanda, si è conclusa con una patta, pronosticata peraltro da diversi esperti per molteplici ragioni. Procede, con più o meno difficoltà, la corsa di tutte le big: al momento a quota 6 punti (corrispondenti a 3 vittorie) ci sono diciotto formazioni, anche se tra queste la Francia ha realizzato il miglior punteggio totale (11,5, frutto di due 4-0 e del 3,5-0,5 odierno contro l’Algeria).

Il quarto turno vedrà l’Italia femminile giocare contro la forte Armenia, che è partita da numero 12 del tabellone ed è attualmente una delle due formazioni (l’altra è la Cina) in possesso del miglior record complessivo (fatti salvi i 6 punti da classifica), avendo raccolto 10 dei 12 punti disponibili finora sulla scacchiera. Le azzurre rendono mediamente 30 punti ELO alle armene: partiranno sfavorite, ma non battute. L’Italia open, invece, avrà di fronte un altro ostacolo abbordabile, e cioè la Tunisia, che non presenta alcun Grande Maestro e, più in generale, non ha una formazione all’altezza di quella azzurra (bisogna ricordare che, a questi livelli, quando la differenza è di oltre 100 punti ELO vuol dire che c’è un divario anche in termini di profondità di calcolo particolarmente forte).





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