Calcio
Serie A, Inter-Parma 0-1: una clamorosa rete dalla distanza di Federico Dimarco manda ko i nerazzurri a San Siro
Contro qualsiasi pronostico, il Parma compie una grande impresa nella gara d’apertura della quarta giornata di Serie A, andando a battere l’Inter a San Siro col punteggio di 0-1. La rete dei ducali è stata realizzata al minuto 79 da Federico Dimarco, che ha trovato la porta dalla lunga distanza. L’Inter non ha saputo capitalizzare una lunghissima serie di occasioni e un possesso palla mostruosamente superiore rispetto a quello degli ospiti.
Le sorprese cominciano già prima del calcio d’inizio: Spalletti lascia fuori Icardi per Keita e fa giocare Dalbert dal primo minuto. La formazione nerazzurra è decisamente più offensiva di quella ospite nel corso di tutti i primi 45 minuti, ma non sa trasformare quanto di buono le capita tra i piedi. All’ottavo minuto ci prova Candreva dalla distanza, seguito quasi all’istante da Brozovic: in un caso Sepe s’allunga, nell’altro controlla a terra. Al quarto d’ora Perisic si vede carambolare addosso, in piena area, una palla molto invitante, che però spedisce alta sopra la traversa. Poco dopo si fa vedere anche il Parma, con una pericolosa punizione di Stulac che non coglie di sorpresa Handanovic, che respinge con i pugni. Per lungo tempo è solo l’Inter, però, ad avere palla (a fine primo tempo il possesso palla sarà del 75%), con Keita a mostrarsi più pericoloso nella fase centrale dei primi 45 minuti. Al 32°, però, l’occasione più grande ce l’ha il Parma, con Gervinho che scappa via a tutti, ma si ritrova in fuorigioco (che non c’era, ma siamo nel campo dell’impercettibile all’occhio umano) sul passaggio di ritorno dal triangolo con Inglese. Tutte le successive iniziative nerazzurre non creano particolari problemi a Sepe, e così Manganiello manda tutti al riposo sulla parità a reti inviolate.
Nel secondo tempo Spalletti manda subito in campo Icardi per Keita. Il canovaccio della partita resta sostanzialmente lo stesso per una buona mezz’ora, con l’Inter sempre in attacco e il Parma perennemente rintanato in difesa, tant’è vero che al 62° D’Aversa toglie Di Gaudio per inserire Deiola. Pochi minuti prima, si era verificata una tripla occasione per l’Inter: al termine della sequenza Perisic ha scaricato la palla vicino alla linea di porta da sinistra, con respinta di Dimarco (entrato per l’infortunato Gobbi) giudicata regolare da Manganiello in quanto eseguita, a suo dire, di fianco. Spalletti manda in campo Politano per Candreva e poi Asamoah per D’Ambrosio, Verso la mezz’ora della ripresa l’Inter è una furia, con Nainggolan, Perisic e Icardi a rendersi a turno pericolosi. Sepe e un Gagliolo sempre più in versione muro col passare dei minuti respingono ogni speranza nerazzurra. Al 79° minuto, accade l’imponderabile: Federico Dimarco, ufficialmente dell’Inter, ma al Parma via prestito, va in gol con un pallonetto dalla lunga distanza che sorprende Handanovic, rimasto in maniera improvvida fuori dalla porta. La squadra di casa è stordita, per diversi minuti non ritrova il filo del gioco e quando lo ritrova vede davanti a sé Gagliolo che sembra quattro difensori in uno. Il Parma potrebbe anche raddoppiare con due tiri in pochi attimi di Gervinho e Inglese, uno parato, l’altro afferrato da Handanovic. La partita finisce, il Parma raggiunge l’Inter a quota 4 punti e festeggia in maniera davvero inattesa. Per la squadra di Spalletti, che martedì debutterà in Champions League contro il Tottenham, ci sarà qualcosa da rivedere.
INTER-PARMA 0-1 (0-0)
Gol: Dimarco (P) 79′
INTER: Handanovic; D’Ambrosio (dal 71′ Asamoah), de Vrij, Skriniar, Dalbert; Gagliardini, Brozovic; Candreva (dal 58′ Politano), Nainggolan, Perisic; Keita (dal 46′ Icardi). All. Spalletti
PARMA: Sepe; Iacoponi (dal 76′ Sierralta), Alves, Gagliolo, Gobbi (dal 46′ Dimarco); Barilla, Stulac, Rigoni; Gervinho, Inglese, Di Gaudio (dal 62′ Deiola). All. D’Aversa
federico.rossini@oasport.it
Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter
Credits. Fabrizio Andrea Bertani / Shutterstock