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US Open 2018: John Isner torna ai quarti e l’America sogna con il suo gigante

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25 Agosto 2003. Quel giorno Andy Roddick batteva in tre set Juan Carlos Ferrero e conquistava gli US Open. Quella però è anche l’ultima vittoria di un tennista americano in un torneo del Grande Slam e sono passati addirittura quindici anni senza successi a stelle e strisce.
Il pubblico di New York, però, quest’anno sta cominciando a sognare che questo tabù possa essere finalmente cancellato ed il merito è tutto di John Isner, che ieri ha staccato il biglietto per i quarti di finale dopo aver sconfitto in cinque set il canadese Milos Raonic.

Si tratta del secondo quarto di finale della carriera agli US Open per “Long John” che torna tra i migliori otto dello Slam americano dopo l’ultima volta nel 2011. Si tratta di una conferma di Isner, che era già stato grandissimo protagonista a Wimbledon, perdendo solamente in semifinale dopo un’epica battaglia di sei ore e mezza contro Kevin Anderson, che si era imposto per 26-24 al quinto set.

Il gigante di Greensboro non è più solo una macchina da ace e con il passare delle stagioni è riuscito a fare notevoli progressi con i colpi da fondo. Il dritto è ormai un’arma molto importante, soprattutto se unito ad un’ottima prima di servizio ed inoltre Isner riesce spesso a cambiare ritmo allo scambio con il back di rovescio, proprio come è accaduto ieri notte contro Raonic.

Adesso l’asticella per Isner si alza ancora di più, perchè nei quarti si troverà di fronte Juan Martin Del Potro. L’argentino sembra essere tornato quello del 2009, quando fu capace di trionfare a Flushing Meadows, conquistando il primo ed unico Slam della sua carriera. Delpo è in grandissima forma e lo ha dimostrato anche ieri, demolendo in tre set il giovane croato Borna Coric.

L’Arthur Ashe, però, ribolle già di entusiasmo ed è pronto ad infiammarsi ancora una volta per spingere John Isner verso un sogno.

 





 

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foto: Lev Radin/ shutterstock

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