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US Open 2018, Novak Djokovic: “E’ un qualcosa di speciale aver raggiunto Pete Sampras”; Juan Martin Del Potro: “Fiero di essere tornato in Finale dopo 9 anni”

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Ci ha provato l’argentino Juan Martin Del Potro a conquistare di nuovo New York dopo la storica impresa del 2009 ma contro questo Novak Djokovic non c’è stato davvero nulla da fare. E’ il serbo il re degli US Open, quarto e ultimo Slam stagionale del tennis, impostosi con il punteggio di 63 76(4) 63, in tre ore e un quarto, scrivendo il proprio nome nell’albo d’oro per la terza volta dopo i successi del 2011 e del 2015. Un trionfo che ha permesso a Nole di raggiungere un mito come l’americano Pete Sampras, a quota 14 Major vinti in carriera, preceduto ora solo dallo svizzero Roger Federer (20 Slam) e dallo spagnolo Rafael Nadal (17 Slam).

Djokovic capace di uscire dal momento di difficoltà vissuto nel 2017, svelando nel corso della premiazione il segreto del suo essere vincente: “L’amore delle persone che mi vogliono bene e mi hanno sempre sostenuto, in primis la mia famiglia, i miei figli e i componenti del mio teamE’ qualcosa di speciale questo risultato, così come l’aver eguagliato Pete Sampras. Speravo fosse qui stasera, ma desidero dirgli che lo adoro ed è uno dei miei idoli: mi auguro di incontrarlo presto, magari su un campo da tennis… Ci tengo però a congratularmi con Juan Martin (Del Potro ndr.) per quello che ha fatto in questi anni dopo i numerosi infortuni ai polsi e i suoi ritorni: aver avuto sempre la fiducia e la convinzione che un giorno sarebbe tornato ad essere un top player e a lottare per i titoli degli Slam è qualcosa di straordinario. Gli auguro il meglio per il futuro e sono sicuro che un giorno ci sarà lui qui con il trofeo del vincitore”.

Visibilmente commosso è il sudamericano. Una finale che non gli ha sorriso ma che gli ha permesso di tornare ad essere tra i migliori dopo tanti problemi fisici: “Non è facile per me parlare in questo momento. Però posso dire di essere felice di essermi confrontato con uno dei miei idoli nel circuito, anche un amico. Dispiace aver perso questa finale, ma sono contento per Novak (Djokovic ndr.), una delle persone che più stimo e voglio veder vincere. Hai meritato questo successo. Ho avuto nel tempo tanti problemi al polso, tuttavia non ho mai mollato, proprio per cercare di essere di nuovo qui, l’esserci riuscito dopo nove anni è qualcosa che mi rende fiero. A volte si possono perdere i tornei ma l’amore della gente è per me la cosa più importante”.

 

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: lev radin / Shutterstock

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