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US Open 2018: trionfo di Naomi Osaka! Serena Williams crolla, grandi polemiche col giudice di sedia

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Epilogo inatteso nel torneo di singolare femminile agli US Open di tennis: la regina è la nipponica Naomi Osaka, classe 1997, mentre crolla Serena Williams, padrona di casa, che, dopo un lungo diverbio col giudice di sedia, Ramos, sull’orlo del pianto, si arrende 6-2 6-4 in un’ora e venti minuti di gioco.

Il primo set si apre con la giapponese a tenere testa alla statunitense nel primo game, portandola ai vantaggi. Serena si salva, ma la nipponica gioca meglio ed opera il break nel terzo game, sfruttando la prima palla break a disposizione. Tutti si attendono la reazione della statunitense, ma la giapponese tiene agevolmente il servizio e riesce addirittura a trovare il secondo break nel quinto gioco, salendo sul 4-1 pesante. Serena prova ad accorciare nel sesto gioco ma non sfrutta due palle break, ed Osaka vola 5-1 chiudendo 6-2 al primo set point dopo 35 minuti.

Nel secondo set accade l’imponderabile: Serena salva un break point nel terzo gioco, ma riceve un warning per coaching che la manda su tutte le furie. nel quarto game, al quarto break point, la statunitense trova il break e si porta 3-1. Osaka però non crolla, anzi reagisce ed opera l’immediato controbreak, riportandosi 2-3. Serena spacca la racchetta e riceve un penalty point, che non accetta, ed iniziano così le discussioni col giudice di sedia, contestando il primo richiamo. Che Williams non sia tranquilla è palese, Osaka si porta sul 3-3 e poi trova il break che fa crollare Serena: al cambio di campo accesa discussione col giudice di sedia, volano parole grosse da parte dell’americana, che riceve un penalty game. Williams chiede l’intervento del supervisor, ma la penalità resta e così l’americana si ritrova a servire per restare nel match sul 3-5. Serena tiene, ma nel game seguente Osaka chiude al secondo championship point e si regala il sogno americano.





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Foto: lev radin / Shutterstock

roberto.santangelo@oasport.it

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