Pallavolo
Volley, allarme rosso Italia! Assenza di ricambi, in Superlega sono quasi spariti gli schiacciatori azzurri. I (pochi) nomi su cui puntare
L’Italia si lecca ancora le ferite dopo il quinto posto ai Mondiali 2018 di volley maschile, la dolorosa eliminazione nella Final Six di Torino dopo le cocenti lezioni subite da Serbia e Polonia ha aperto diverse crepe nel nostro movimento. La più importante, di cui conoscevamo già l’esistenza ma che si è manifestata con ancora più forza, è quella dell’assenza cronica di schiacciatori: la mancanza di martelli di un certo livello sarà presto un problema per la nostra Nazionale, l’addio di Osmany Juantorena peserà in maniera chiara e decisa anche perché trovare un italiano di banda sembra un’impresa ardua. Basta guardare alla SuperLega, il nostro massimo campionato infarcito di stranieri di altissimo livello in ogni ruolo ma sempre più povero di “azzurrabili”.
Nelle quattro formazioni di riferimento ci sarà soltanto uno schiacciatore italiano titolare e sarà Filippo Lanza a Perugia (giocherà in coppia col fenomeno Leon ma dovrà stare attento all’insidioso Berger), a Civitanova ci saranno Juantorena (che ha dato l’addio all’azzurro) e il cubano-brasiliano Leal, a Modena lo sloveno Urnaut e il tedesco Kaliberda, a Trento lo statunitense Russell e il serbo Kovacevic. I nomi nuovi per l’Italia del futuro sembrano proprio non esistere: a Padova giocherà ancora Luigi Randazzo che nell’ultima estate ha già vestito la maglia azzurra, di certo non possiamo ritornare sull’infinito ex capitano Cristian Savani (Verona), si spera nell’esplosione del 23enne Giacomo Raffaelli, vecchio pallino di Berruto e che ora avrà l’occasione di giocare titolare a Ravenna accanto all’argentino Poglajen. Sperare in un recupero di Simone Parodi (passato a Latina) sembra ormai impossibile e il grande veterano Gabriele Maruotti (Siena) si è già visto all’opera durante la rassegna iridata. I vari Michele Fedrizzi (Siena), Iacopo Botto (Monza), Federico Marretta (Verona), Jacopo Massari (Civitanova) sono riserve nei propri club e non sono certo all’altezza della Nazionale.
La situazione è davvero molto critica e il campanello d’allarme è evidente, anche se si dovesse riuscire a spostare Ivan Zaytsev in posto 4 sacrificando le sue doti di opposto (si è immolato per due anni a Perugia ma ora riprenderà il posto che preferisce a Modena) e affidandosi a Gabriele Nelli (riserva a Trento), Andrea Argenta (titolare a Ravenna) o Luca Vettori (titolare a Trento) per il ruolo di bomber puro. Diamo uno sguardo ai giovani che però agli ultimi Europei U20 non sono riusciti ad andare oltre il settimo posto: gli schiacciatori più interessanti sono Francesco Recine (Club Italia, Serie A2) e Daniele Lavia (riserva a Ravenna), Davide Gardini (sta facendo un’esperienza negli USA) è il figlio d’arte che speriamo riesca a emergere, si parla bene di Matheus Motzo (classe 1999 di origini brasiliane) che però sta giocando da opposto (Club Italia). Tra gli Under 18 (terzi nella recente rassegna continentale di categoria) si sono distinti Alessandro Michieletto e Piervito Disabato ma effettivamente sono troppo giovani. Non sarà facile ripartite, urge trovare soluzioni nel luogo periodo sperando di salvarci nell’immediato con quello che abbiamo…
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