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Volley, Mondiali 2018: gli USA conquistano la medaglia di bronzo! Anderson asfalta la Serbia, americani terzi dopo 24 anni

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Gli USA hanno conquistato la medaglia di bronzo ai Mondiali 2018 di volley maschile. Al Pala Alpitour di Torino, la corazzata a stelle e strisce ha sconfitto la Serbia per 3-1 (23-25; 25-17; 32-30; 25-19) e si è così guadagnata il diritto di salire sul terzo gradino del podio alle spalle di Brasile e Polonia che alle ore 21.15 si affronteranno nella Finale per il titolo. Prestazione di grande carattere per gli uomini di Speraw che sono riusciti a ritrovare la concentrazione dopo la delusione per la semifinale persa al tie-break contro la Polonia e a riscattarsi prontamente contro i coriacei slavi. Gli americani mancavano l’appuntamento con la medaglia iridata addirittura dal 1994 quando furono terzi dietro a Italia e Olanda (nel loro palmares anche il titolo del 1986), ma nelle ultime due stagioni erano stati terzi anche alle Olimpiadi di Rio 2016 e nella Nations League 2018.

A indirizzare la partita è stata un terzo set spettacolare che si è concluso per 32-30 in favore degli Stati Uniti che hanno poi giocato in scioltezza raggiungendo l’obiettivo minimo e regalando un grande dispiacere ai ragazzi di Nikola Grbic che speravano di mettersi al collo il bronzo come nel 2010 a Roma. Show assoluto dell’opposto Matt Anderson (29 punti, 4 aces), ma ottima prestazione anche da parte dello schiacciatore Aaron Russell (16) e dei centrali Max Holt (14, 5 aces) e David Smith (11), tutti ben serviti dal palleggiatore Micah Christenson. Non pervenuto Aleksandar Atanasijevic tra le fila della Serbia: dopo due set sottotono, l’opposto di Perugia è stato sostituito da Drazen Luburic (top scorer con 12 punti) che però non è stato sufficiente per ribaltare la contesa insieme agli schiacciatori Marko Ivovic (11) e Nemanja Petric (10) oggi preferito a Uros Kovacevic.

La Serbia è sempre avanti di un break nella prima parte del primo set (10-8 sul servizio lungo di Anderson e 12-10 col muro di Ivovic su Russell), l’allungo arriva con la stampatone di Podrascanin su Anderson (19-16) ma un granitico Holt e un super Sander regalano il pareggio a quota 19-19. Gli USA però sbagliano un po’ troppo al servizio, Petric trova un importante mani fuori e Atanasijevic chiude col mani fuori su Holt.

Seconda frazione poco emozionante, gli USA volano subito sull’8-5 col muro di Smith e poi allungano con Russell e qualche errore di troppo degli avversari. Ace di Holt (18-10) per ipotecare il pareggio, l’ultimo punto sul servizio in rete di Kostic.

Il terzo set si accende nella parte centrale, dopo che Luburic sostituisce lo spento Atanasijevic: gli USA volano sul 15-11 con due aces di un indemoniato Anderson ma subito dopo la Serbia rientra approfittando degli errori dello stesso opposto e di Sander (15-15). Inizia una lunga lotta punto a punto, la Serbia trova il 20-18 con l’ace di Podrascanin ma Anderson tiene vivi i suoi fino al 23-23. La Serbia riuscirà a procurarsi tre set-point uno dietro l’altro sempre annullati dagli americani che successivamente ne avranno ben cinque, ci dovrà pensare il solito Anderson a chiudere per un vertiginoso 32-30.

Il quarto set si decide nella parte centrale: da 11-11 a 11-15 con muro di Russell su Petric, seconda di Christenson, vertiginoso attacco di Anderson e primo tempo di Holt. Gli americani non si fermano e chiudono la pratica sul 18-12 con un attacco di Sander e un errore di Ivovic. Gli slavi alzano bandiera bianca e gli Stati Uniti festeggiano il bronzo.

 





Foto: Valerio Origo

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1 Commento

1 Commento

  1. Nany74

    30 Settembre 2018 at 20:31

    E questo dimostra che si può vivere un torneo con ogni calcolo possibile, ma alla fine se vuoi vincere devi essere più forte ed il campo ha emesso la sua sentenza!

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