Pallavolo
Volley, Mondiali 2018: il pagellone degli azzurri. Zaytsev Imperatore, Juantorena Pantera demoniaca, Giannelli mani di fata. Centrali e Maruotti sorprese
L’Italia si sta lanciando con grande entusiasmo verso la terza fase dei Mondiali 2018 di volley maschile, la nostra Nazionale è tra le sei grandi del Pianeta e ora affronterà Serbia e Polonia per un posto in semifinale. Gli azzurri hanno vinto sette partite sulle otto disputate nelle ultime due settimane, in attesa di tornare in campo al Pala Alpitour di Torino è arrivato il momento di dare i voti agli azzurri.
IVAN ZAYTSEV: 9. Il quinto migliore marcatore del torneo, il secondo nelle classifiche di rendimento in attacco. I numeri parlano per lo Zar che si è caricato la Nazionale sulle spalle e l’ha trascinata a suon di punti e di bordate violente senza dimenticarsi dei suoi proverbiali aces che non sono mai mancati (è secondo anche in questa statistica), distinguendosi sempre per il suo carisma e per la sua capacità di caricare i compagni di squadra. Un vero Imperatore in ogni zona del campo che si sta esprimendo ad altissimi livelli sia sotto il profilo tecnico che caratteriale, ora bisogna continuare a spingere in questo modo per sognare sempre più in grande.
OSMANY JUANTORENA: 8. La Pantera cresce partita dopo partita, è sempre più demoniaca e incisiva, è la classica presenza che garantisce sicurezza e fa giocare serenamente i compagni, l’uomo in più che è in grado di inventare degli attacchi risolutori nei momenti più critici e che tiene alto il rendimento in difesa. In alcuni momenti è stato letteralmente devastante, ha scatenato il suo proverbiale braccio e ha iniziato a martellare con un’impressionante potenza, rispondendo presente anche a muro. Encomiabile quanto ha fatto nel weekend: ha viaggiato per tutta la notte dopo la sconfitta contro la Russia in modo da arrivare a Civitanova per assistere alla nascita della piccola Angelica, è stato qualche ora con la famiglia e poi è tornato a Milano per non mancare alla partita contro l’Olanda.
SIMONE GIANNELLI: 8. Ha deliziato in lungo e in largo con una regia davvero superlativa, preciso in ogni singolo tocco e capace di chiamare in causa con efficacia tutti i propri compagni. Il piccolo leoncino è stato perfetto nel suo primo Mondiale, ha incantato per la sua pulizia in palleggio e per la varietà delle sue giocate che spesso mandano in crisi gli avversari. Alcuni turni in battuta sono stati davvero demoniaci, incantevole con i secondi tocchi quando cerca il punto in prima persona. Un palleggiatore moderno che rispetta i dettami della pallavolo contemporanea e che si conferma tra i migliori al mondo nel suo ruolo.
SIMONE ANZANI e DANIELE MAZZONE: 8. Sono la grande rivelazione di questa Italia. I due centrali dovevano essere l’anello debole di questa squadra e invece hanno giocato ai massimi livelli facendo spesso la differenza: la battuta flottante di Mazzone ha mietuto parecchie vittime, i muri di Anzani sono spesso stati granitici. Insieme hanno sempre ben risposto con i primi tempi quando sono stati chiamati in causa.
MASSIMO COLACI: 8. L’apporto del nostro libero non è mai mancato, i suoi salvataggi e le sue difese sono sempre costanti e fondamentali per permettere ai compagni di rigiocare e portare a casa il punto. Riesce a spostare gli equilibri dell’incontro con grande personalità e incisività, il capitano del popolo non delude mai e si conferma pilastro di questa Nazionale.
FILIPPO LANZA: 5,5. Il suo giudizio non cambia di molto rispetto a quello della prima fase. Super Pippo non ha giocato contro la Finlandia a causa di un problema al ginocchio e contro la Russia si è espresso al meglio solo in alcuni frangenti. C’è davvero bisogno del suo apporto se si vuole continuare a sognare in grande.
GABRIELE MARUOTTI: 7. La grande rivelazione della seconda fase, dalla panchina è riuscito a emergere con grande personalità e ha fatto la differenza. Lo schiacciatore va tenuto in seria considerazione.
LA PANCHINA: 7. La vittoria contro l’Olanda ottenuta con le seconde linee è la dimostrazione del buon livello di Nelli, Randazzo e compagni: liberate i cani…
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