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Pallavolo
Volley, Mondiali 2018: Italia da battaglia, tutti i soprannomi degli azzurri. Dallo Zar alla Pantera
Conto alla rovescia sempre più intenso per i Mondiali 2018 di volley maschile che scatteranno domenica 9 settembre con la partita inaugurale Italia-Giappone al Foro Italico di Roma. La nostra Nazionale vuole essere grande protagonista della rassegna iridata, ci sono gli uomini giusti per puntare in alto ma conosciamo meglio gli azzurri con i loro soprannomi.
Ivan Zaytsev, Zar. Le sue origini russe e il suo ruolo di guida in campo hanno reso automatico il soprannome dell’opposto con la cresta, volto simbolo della Nazionale.
Osmany Juantorena, Pantera. Coniato da OA qualche anno fa per il suo essere felino e fulmineo in campo, per un fisico longilineo e snello estremamente potente e capace di azzannare in ogni istante. Da tutti è anche conosciuto come el Hombre per le sue origini cubane.
Simone Giannelli, il baby fenomeno. Il leoncino di Bolzano, un predestinato di questo sport, a 21 anni è uno dei migliori palleggiatori al mondo e vuole trascinare l’Italia.
Massimo Colaci, il Ministro della Difesa. Il libero a cui l’Italia non può rinunciare, in grado di prendere davvero ogni pallone (potete chiamarlo anche Velcro).
Filippo Lanza, Super Pippo. Un gigante tra i martelli, 138 presenze in Nazionale e personalità da vendere.
Simone Anzani, il Machete. Al centro deve davvero tirare fuori le sue armi migliori ed essere granitico a muro per spezzare le reni agli avversari.
Daniele Mazzone, Mazzo. Il nostro centrale vuole emergere in questo Mondiale, i suoi 207 cm saranno particolarmente importanti per la nostra causa al pari del suo servizio jump-float.
Questo il sestetto titolare ma poi ci sono anche l’opposto Gabriele Nelli (Nello), gli schiacciatore Gabriele Maruotti (il Duca) e Luigi “Gigi” Randazzo, i centrali Davide Candellaro ed Enrico Cester, il libero Salvatore Rossini, il palleggiatore Michele Baranowicz.
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