Pallavolo
Volley, Mondiali 2018: Italia, ora devi tifare Serbia! Azzurri spalle al muro, bisogna riaccendere la luce e sperare…
Siamo appesi a un filo, spalle al muro e quasi al tappeto ma ancora in vita, come un pugile preso a bastonate ma che rimane barcollante in piedi cercando una reazione che possa ribaltare la situazione. Questa è la condizione in cui si trova l’Italia ai Mondiali 2018 di volley maschile dopo gli schiaffoni presi dalla Serbia, un roboante 3-0 rimediato ieri sera al Pala Alpitour di Torino che complica terribilmente la nostra corsa verso le semifinali: ora serve davvero un’impresa, c’è bisogno della reazione del leone rabbioso e soprattutto occorre un risultato favorevole dall’incontro di questa sera che vede contrapporsi gli slavi alla Polonia.
L’Italia deve tifare Serbia, dobbiamo sostenere fortemente i Guerrieri di Nikola Grbic: una loro vittoria (ma anche una sconfitta al tie-break…) permetterebbe agli azzurri di rimettersi in corsa con più convinzione, di scendere in campo venerdì sera con l’obbligo esclusivo di battere la Polonia con qualsiasi risultato. Una missione certamente complicata e quasi impossibile se dovessimo giocare come ieri ma certamente più alla portata di un successo per 3-0 (o addirittura un 3-0 con scarti di punti esagerati). Se i biancorossi dovessero imporsi per 3-1 (risultato che garantirebbe matematicamente la semifinale alla Serbia) o peggio ancora per 3-0, Ivan Zaytsev e compagni sarebbero chiamati a un vero miracolo sportivo che al momento sembra lontano anni luce.
Dobbiamo resettare tutto, il gruppo deve ricompattarsi e unirsi, dobbiamo ritrovare la grinta dei giorni migliori e riesumare certi passaggi tecnici che ieri sono saltati totalmente (anche per merito dell’avversario, Atanasijevic e compagni hanno giocato una partita spettacolare). Bisogna ritrovare la luce, quel fuoco negli occhi dei ragazzi che ieri sono sembrati totalmente spaesati e inermi, totalmente fuori dal contesto in cui si trovavano, schiacciati da una pressione e da un’attesa che si sono rivelate esagerate. Proprio adesso, nel momento peggiore di questa cavalcata iridata, non bisogna abbandonare gli azzurri e bisogna cercare insieme l’impresa: prima si tiferà Serbia e poi si inizierà a pensare alla Polonia, la battaglia campale che i Gladiatori devono assolutamente vincere (e nel modo giusto…) per continuare a sognare in grande.
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