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Volley, Mondiali 2018: Italia-Slovenia, i Draghi ai raggi X. L’attacco fa paura, uomini da SuperLega

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E ora l’ultimo ostacolo della prima fase, quello da battere a tutti i costi per aumentare le possibilità di accedere alla Final Six di Torino. L’Italia conosce l’importanza della sfida alla Slovenia, domani sera (ore 21.15) i 7500 spettatori del Mandela Forum di Firenze dovranno trascinare gli azzurri in una partita che si preannuncia decisamente complicata contro un’avversaria ostica e sulla carta in grado di crearci dei grattacapi. Conosciamo meglio la Slovenia, analizziamo ai raggi X il prossimo avversario dell’Italia ai Mondiali 2018 di volley maschile.

I balcanici sono balzati ai vertici della pallavolo internazionale nel 2015 quando persero la finale degli Europei contro la Francia dopo aver clamorosamente sconfitto l’Italia in semifinale. La nostra Nazionale aveva appena strappato la qualificazione alle Olimpiadi di Rio 2016 grazie al secondo posto conquistato in Coppa del Mondo ma si dovette accontentare poi della medaglia di bronzo. A quel tempo, però, il CT era Andrea Giani mentre adesso sulla panchina siede il serbo Boban Kovac, una vecchia conoscenza del nostro campionato che nel recente passato ha allenato anche Perugia.

La Slovenia è reduce dalla dolorosa sconfitta al tie-break contro l’Argentina dopo aver battuto il Belgio al quinto set, in precedenza aveva anche regolato Repubblica Dominicana e Giappone. Il loro sistema di gioco è decisamente offensivo, puntano praticamente tutto sull’attacco ma per riuscire ad azionare le loro bocche da fuoco hanno bisogno di ricevere bene: mettendoli in difficoltà nel fondamentale si potrebbe fare crollare tutti i loro schemi, il servizio potrebbe rivelarsi un’arma importante.

Tutti i giocatori sono delle conoscenze del nostro campionato. L’attacco è appunto strepitoso: l’opposto Mitja Gasparini (due stagioni importanti a Verona, ora gioca in Corea del Sud), gli schiacciatori Tine Urnaut (ora a Modena dopo le annate a Trento) e Klemen Cebulj (a Milano dopo essere passato anche dalla Lube) hanno grande esperienza internazionale, sono dotati di ottimi colpi e possono sempre fare la differenza. E poi c’è a disposizione anche Alen Sket, colui che ha cambiato la partita contro il Belgio entrando dalla panchina e ha deciso il tie-break (lo abbiamo visto tra Latina, Modena e Molfetta mentre ora gioca al Fenerbahce).

Indubbiamente l’attacco è il loro punto di forza ma non sono male nemmeno al centro dove spicca il giovane Jan Kozamernik pronto per la nuova avventura a Milano dopo una discreta esperienza a Trento. È un giocatore in grado di farsi sentire a muro e sottorete, capace di mettere in crisi gli avversari insieme al compagno di reparto Alen Pajenk. Anelli deboli il palleggiatore Vincic e il libero Kovacic che potremmo mettere sotto.

 





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