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Volley, Mondiali 2018: Ivan Zaytsev, lo Zar d’Italia vuole ruggire! Tra bordate e servizi, l’opposto dei sogni per l’impresa

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Da ultimo aggregato come enfant prodige a uomo simbolo; in mezzo otto anni di grandi successi e di trionfi da assoluto protagonista, dai Mondiali 2010 ai Mondiali 2018, sempre in casa. Questo è Ivan Zaytsev, l’icona del volley italiano, ormai pronto per trascinare la Nazionale durante la rassegna iridata che ospiteremo nel nostro Paese dal 9 al 30 settembre: lo Zar della pallavolo internazionale non vede l’ora di bombardare in giro per i palazzetti di tutto il Paese, vuole schiacciare con tutta la sua potenza, vuole mettere in campo tutta la sua grinta e spalancare gli occhi della tigre per cercare di regalare un sogno a tutto il popolo azzurro.

A quasi 30 anni questo deve essere il Mondiale di Ivan Zaytsev, che può davvero essere il grande protagonista e che deve essere assolutamente il giocatore in più della compagine guidata dal CT Chicco Blengini. Il nostro opposto, che si distingue anche per l’amore verso i tatuaggi e ora papà di Sasha e Sienna, è uno dei migliori al mondo nel suo ruolo, può fare la differenza con le sue fiondate offensive e con i suoi inverosimili servizi che spesso e volentieri hanno spaccato in due le partite: proprio la serie in battuta contro gli USA nelle semifinali delle Olimpiadi ha fatto esplodere il nativo di Spoleto, ergendola a simbolo di questo sport nel nostro Paese e facendolo conoscere anche a chi non mastica pallavolo abitualmente.

A Rio 2016 aveva messo lo zampino per conquistare una prestigiosa medaglia d’argento, ora non si vuole accontentare e in casa spera di festeggiare nel miglior modo possibile per coronare una carriera in cui spiccano anche due argenti agli Europei, gli scudetti con Civitanova e Perugia (con cui ha infilato il triplete da schiacciatori pochi mesi fa) e diversi riconoscimenti a titolo individuale: manca davvero la grande vittoria con la Nazionale. Otto anni fa fu l’ultimo convocato da Anastasi, giocò poco e l’Italia concluse al quarto posto. Nel 2014 ebbe problemi fisici nella sciagurata spedizione in Polonia terminata con una mesta tredicesima posizione. Questa volta non si può sbagliare, il nome di Ivan Zaytsev deve essere legato a questa competizione: il carisma del fresco opposto di Modena, schierato in diagonale con Simone Giannelli con cui ha grande feeling, deve trascinare tutto il gruppo, la squadra può rianimarsi in base alle sue prestazioni, tutti si aspettano il suo scatto di orgoglio.

Lo scorso anno il noto caso scarpe lo escluse dal giro e la sua mancanza si era fatta sentire agli Europei, poi il ritorno e già delle buone prestazioni in Nations League. L’uomo con la battuta più veloce del Pianeta (134 km/h) vuole volare sempre più in alto e non può più fermarsi, l’Italia si stringe tutta attorno al suo capitano che tra attacchi dinamitardi, servizi stellari e urla in campo deve caricarsi sulle spalle la Nazionale e trascinarla verso un sogno.

 





Foto: Valerio Origo

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