Pallavolo
Volley, Mondiali 2018: Ivan Zaytsev suona la carica per Italia-Serbia. “Il PalaAlpitour dev’essere una bolgia!”
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E’ carico, lo Zar. Ivan Zaytsev, l’uomo simbolo di quest’Italia che ha conquistato una nazione sia dal vivo che tramite le frequenze televisive di Rai2, è già pronto da un pezzo a fare ingresso nell’ultimo palasport che ospiterà le gesta di questi Mondiali: il PalaAlpitour di Torino, il più grande in Italia per numero di posti a sedere e una meraviglia sotto diversi punti di vista.
Queste le dichiarazioni effettuate da Zaytsev dalle pagine della Gazzetta dello Sport: “Il Pala Alpitour dev’essere una bolgia. Avevo detto a Roma che tutte le strade portano a Torino e finalmente ci siamo. Si capisce che succederà qualcosa di grande nei prossimi giorni. Basta vedere dove siamo: al Lingotto si è fatta una parte della storia dell’Italia“.
Interpellato sulla questione della composizione dei due gironi, il nostro numero 9 ha affermato che “conta poco con chi vieni sorteggiato. Da due anni a questa parte il livello mondiale si è alzato e qui sono arrivate sei squadre che più o meno si equivalgono. Cambia poco“. Sulla Serbia: “E’ vero, li abbiamo superato in Nations League, ma è una squadra che è cambiata tanto, è una formazione che si prepara bene per questi appuntamenti e soprattutto sono in fiducia. Non sarà facile“.
C’è poi la questione degli sforzi: in alcuni sport sono più dilatati, in altri più compressi. Qui Zaytsev si fa più pratico: “Il nostro sport è così. Ai Mondiali di calcio passano 3-4 giorni tra una gara e l’altra anche se lo sforzo fisico non è paragonabile perché è più aerobico del nostro. Ma giocarsi il Mondiale con 4 partite in 5 giorni è bello compresso“.
Foto: Valerio Origo
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