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Volley, Mondiali 2018: le avversarie del girone dell’Italia ai raggi X. Suggestione Velasco e Anastasi, la Slovenia fa paura

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L’Italia è pronta per affrontare i Mondiali 2018 di volley maschile che si disputeranno nel nostro Paese e in Bulgaria dal 9 al 30 settembre. La nostra Nazionale si presenterà ai blocchi di partenza come una delle favorite, pronta però per far saltare il banco.

Gli azzurri sono stati inseriti nella Pool A che si giocherà a Roma (match inaugurale) e Firenze dove affronteranno Argentina, Belgio, Slovenia, Giappone e Repubblica Dominicana.

I ragazzi di Blengini sono reduci da una Nations League sottotono ma, dopo un mese abbondante di ritiro a Cavalese, sembrano essersi rigenerati e il gruppo è compatto, pronto per l’impresa sportiva. Conosciamo meglio gli avversari dell’Italia nella fase a gironi e analizziamo ai raggi X i nostri rivali: punti di forza e di debolezza, giocatori di punta, analisi della stagione e dei precedenti.

 

ARGENTINA:

La sfida più suggestiva del girone sarà contro la Nazionale di Julio Velasco, il Guru della nostra pallavolo, l’uomo che ha cambiato la storia di questo sport nel nostro Paese e che creò la vincente Generazione dei Fenomeni. Il Maestro lascerà l’Albiceleste al termine di questa rassegna iridata e si accaserà a Modena, ma spera che l’ultima recita sia all’altezza della sua fame.

La sua squadra raggiunse i quarti di finale alle Olimpiadi di Rio 2016 e ha le carte in regola per stupire anche in questa occasione, visto che può contare su degli elementi eccellenti come il palleggiatore Luciano De Cecco (Perugia), il centrale Sebastian Solé (ex Trento) e lo schiacciatore Facundo Conte (che potrebbe restare out per problemi fisici dell’ultimo minuto) senza dimenticarsi degli altri attaccanti Lima e Loser. Il gioco è a tratti molto leggibile, hanno sicuramente dei punti deboli soprattutto in ricezione, ma non vanno sottovalutati.

 

BELGIO:

I Red Dragons eliminarono l’Italia ai quarti di finale degli Europei 2017 e per l’occasione saranno guidati da Andrea Anastasi, ex CT della nostra Nazionale. Il Belgio fa molta paura, è cresciuto parecchio nelle ultime stagioni e può davvero impensierire anche le squadre più blasonate del circuito. Anastasi torna ai Mondiali dopo il quarto posto ottenuto nel 2010 alla guida dell’Italia e ora spera di fare lo sgambetto agli azzurri, che nello scontro diretto partiranno comunque con i favori del pronostico.

La formazione è molto solida e ben quadrata, solitamente è sempre ben disposta in campo e punta tanto sul meccanismo muro-difesa. A fare la differenza ci sono poi gli attacchi di Sam Deroo, François Lecat e Kevin Klinkenberg (tutti con un passato o un presente in Italia). Attenzione anche alle stampatone di Simon Van De Voorde e Pieter Verhees.

 

SLOVENIA:

L’Italia non ha ancora smaltito la delusione per quella clamorosa semifinale persa agli Europei 2015 contro la compagine balcanica ai tempi guidata da Andrea Giani. La nostra Nazionale sembrava essere nettamente più forte e invece incappò in un pomeriggio storto, che però potrebbe essere vendicato in questa occasione.

Ora la Slovenia è allenata da Boban Kovac, uomo di esperienza con un lungo passato in Italia: la squadra è reduce da una rassegna continentale sottotono e sembra essere lontana da quella di qualche stagione fa, ma ha comunque le carte in regola per poter esprimere una buona pallavolo e per poterci impensierire in quello che sarà l’ultimo incontro della prima fase.

Reparto offensivo molto interessante con il capitano Tine Urnaut (Modena), Mitja Gasparini (ora in Corea dopo anni a Verona) e Klemen Cebulj (nelle ultime due stagioni a Milano dopo gli anni a Civitanova), senza dimenticarsi anche del secondo opposto Toncek Stern (a Verona). Al centro il solido Jan Kozamernik passato a Milano dopo l’avventura a Trento. Probabilmente è l’avversario più temibile del raggruppamento.

 

GIAPPONE:

L’Italia farà il proprio esordio proprio contro i nipponici che si stanno già preparando alle Olimpiadi di Tokyo 2020. La squadra di Yuichi Nakagaichi è molto giovane ma sa ben comportarsi in campo, i ragazzi si distinguono per il loro gioco veloce e ficcante, fatto anche di tante difese in pieno stile asiatico. Sono giovani e intraprendenti e tornano ai Mondiali dopo otto anni, visto che nel 2014 erano assenti.

Da prendere con le pinze il giovanissimo opposto Yuji Nishida, classe 2000 che si è messo in luce in Nations League e che può togliersi delle soddisfazioni. La qualità è garantita anche dal capitano schiacciatore Masahiro Yanagida; in Italia conosciamo bene il martello Yuki Ishikawa che ha vestito i colori di Latina e che da ottobre giocherà a Siena.

 

REPUBBLICA DOMINICANA:

Sulla carta è la squadra più debole dei Mondiali. La compagine caraibica torna in una rassegna iridata dopo addirittura 44 anni di assenza (ultima presenza a Messico 1974), il secondo posto ottenuto ai Norceca 2017 è valso un’insperata qualificazione per la formazione di Josè Gutierrez. Per loro sarà già una festa poter scendere in campo in un contesto di questo livello. Individualità? Non ci sono fenomeni solitari in gruppo, il capitano è Elvis Dalsires Contrera De Los Santos.

 





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