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Volley, Mondiali 2018: l’Italia lancia i primi segnali nella bolgia del Foro Italico. Azzurri al piccolo trotto ma vincenti

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Contava solo vincere, senza mezzi termini e senza troppi fronzoli: l’Italia sbriga la pratica Giappone, svolge il compito senza particolari patemi d’anima e porta a casa i tre punti in 90 minuti di gioco sicuramente non entusiasmanti sotto il profilo tecnico ma che ci hanno permesso di rompere il ghiaccio ai Mondiali 2018 di volley maschile nel miglior modo possibile: alla nostra Nazionale si chiedeva di regalare emozioni agli oltre 11mila spettatori che hanno gremito il Foro Italico di Roma in una serata incredibile e già consegnata alla storia, missione ampiamente riuscita con un risultato soddisfacente per la classifica.

I Samurai erano ben poca cosa, ci hanno messo tutta la loro grinta e tenacia ma non potevano davvero essere un avversario di nota per una formazione ambiziosa e che punta a grandi traguardi in questa rassegna iridata. L’Italia ha sofferto in qualche frangente il carattere della compagine asiatica ma ne è sempre uscita alzando un tasso tecnico indubbiamente ancora lontano da quello dei giorni migliori ma sufficiente per avere la meglio: bisognava gestire emozione e pressioni tra l’altro giocando all’aperto con tutte le incognite del caso, missione compiuta con successo e c’è tutto il tempo per sistemare alcuni dettagli in vista delle prossime partite dove il livello si alzerà terribilmente (si tornerà in campo giovedì sera per affrontare il Belgio di Andrea Anastasi a Firenze).

Tra le cose positive spiccano il rendimento dei centrali sia in attacco che a muro, lo strapotere di Ivan Zaytsev capace di trascinarci con alcune bordate di ottima fattura, la concretezza di Osmany Juantorena che senza impressionare più di tanto ha portato a casa numeri importanti. Da rivedere ancora una volta i troppi errori in battuta, qualche sbavatura in termini di impostazione di gioco e la gestione di alcuni scambi non ordinati che ci sono sfuggiti di mano. Sostanzialmente una prestazione sufficiente contro un Giappone che non doveva impensierirci più di tanto, sicuramente è ancora troppo presto per tracciare un bilancio della situazione e per fare delle previsioni sul futuro, l’esordio capitolino rappresenta solo il primo passo di un lungo cammino che speriamo ci porti fino a Torino dove tra tre settimane si assegnerà il trofeo.

L’Italia ora avrà a disposizione ben quattro giorni per trasferirsi nel capoluogo toscano, per riposarsi, allenarsi e perfezionare alcuni dettagli in vista della sfida ai Red Dragons, un vero e proprio crocevia: la vittoria sarà fondamentale già in ottica seconda e terza fase visto che si portano dietro tutti i punti raccolti in questo primo girone.

 





Foto: FIVB

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