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Volley, Mondiali 2018: l’Italia si qualifica alle semifinali se… Serve un’impresa mastodontica con la Polonia

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L’Italia ora è aggrappata a un filo, serve un’impresa incredibile per qualificarsi alle semifinali dei Mondiali 2018 di volley maschile. La nostra Nazionale deve scalare una montagna che al momento sembra un Everest, c’è bisogno di uno show fuori dall’ordinario per entrare tra le quattro grandi del Pianeta e stravolgere quanto scritto sulla carta. Dopo la scoppola rimediata contro la Serbia e la vittoria della Polonia contro gli slavi per 3-0, ora Ivan Zaytsev e compagni se la dovranno vedere contro i Campioni del Mondo (venerdì 28 settembre, ore 21.15) e hanno un solo risultato a disposizione per qualificarsi alle semifinali dei Mondiali. Di seguito l’unica combinazione che permetterebbe ai ragazzi del CT Chicco Blengini di fare festa al Pala Alpitour di Torino.

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L’ITALIA SI QUALIFICA ALLE SEMIFINALI DEI MONDIALI SE:

– Batte la Polonia per 3-0 con almeno 15 punti di scarto complessivi

 

In questo caso Polonia, Serbia e Italia chiuderebbero il girone con 1 vittoria, 3 punti e un quoziente set di 1.000. A risolvere la parità totale sarà dunque il quoziente punti: l’Italia al momento è a -22, la Polonia è a +7, la Serbia a +15 (già qualificata alle semifinali). Dunque l’Italia dovrebbe vincere con almeno 15 punti di margine per salire a -7 e fare piombare la Polonia a -8. In sostanza dobbiamo impedirgli di fare più di 60 punti in totale (se non si dovesse andare mai ai vantaggi, altrimenti la quota aumenterebbe): ad esempio un triplo 25-20 o ad esempio un 3-0 (25-22, 25-18, 25-20) e similari.





Foto: Valerio Origo

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24 Commenti

1 Commento

  1. Luca46

    29 Settembre 2018 at 11:13

    @ ale sandro
    Mi dispiace che tu scriva che non capisco cosa vuoi dire perchè penso di aver capito benissimo. Siamo di due idee diverse. Tu preferisci un argento olimpico ad un titolo europeo, io no. Ritengo che un europeo sia comunque un trionfo impirtante. A parte che una non esclude l’altra. Tu ritieni che si possa vincere un olimpiade senza avere risultati alle spalle ed è vero però serve aver forgiato un gruppo di un certo livello anche dal punto di vista caratteriale che noi non abbiamo. Quindi mi concetro su obbiettivi più alla portata senza disperare in quelli più tosti. Denigri i risultati della Francia che io ti ripeto ho tirato in ballo non come paragone ma per dire che ce l’hanno fatta. Solo che tu non li ritieni importanti perchè non sono olimpiadi e mondiali.
    Comunque la discussione è stata molto bella ? resta solo il rammarico per l’ennesima incompiuta di questa squadra.

    • ale sandro

      29 Settembre 2018 at 17:16

      Luca, mi fa molto piacere che ti sia piaciuta la discussione 😀
      A volte quando si chiacchera sulle passioni,senza ovviamente vedersi in faccia non si capisce il tono e sembra che la chiaccherata prenda una piega ma invece è tutto molto tranquillo, almeno da parte mia è sicuramente sempre così.

      Certo un risutalto non esclude l’altro, magari!
      Quell’europeo in particolare non mi piacque come fu denigrato dalla FIVB e CEV, che lo misero dopo la World Cup , togliendoli tutta l’importanza che merita, non potendo assegnare pass per la Coppa del mondo che avrebbe poi qualificato ai Giochi. Per fortuna credo non succederà più.
      Ovviamente la ritengo una grandissima manifestazione , ci mancherebbe.
      La Francia l’aspettiamo tutti da una vita esplodere a livelli ben più alti, ma continua a stare lì, e speriamo che rimanga lì, il fatto è che non scherzano affatto a bucare grandi appuntamenti, sebbene abbiano ottenuto quella vittoria.
      Capisco molto bene cosa intendi sugli obbiettivi alla portata.
      Pensavo però che l’Italia potesse davvero ambire a qualcosa di più e confermare quanto di buono fatto nel 2015-16. Ma purtroppo la delusione, almeno per me e credo non solo, è stata davvero grossa.
      Non sono arrivati neanche a giocarsi punto a punto le due partite più importanti, o meglio la partita e il set “polacco”.
      Firmo oggi stesso per vedere l’Italia vincere il prossimo europeo ,sembrerebbe una specie di mezzo miracolo anche perchè temo molto per quello che succederà dai discorsi che sto sentendo su Juantorena e altre situazioni.
      Buona serata 🙂

      • Luca46

        29 Settembre 2018 at 21:37

        È semore un piacere confrontarsi su punti di vista diversi. È anche giysto che ci siano delle diatribe altrimenti tutto è noioso. Il bello è che tutto è stato fatto con rispetto. ??
        Su una cosa penso siamo tutti daccordo: non doveva finire così. Sono preoccupato per il futuro. Penso serva un elemento in grado di shockkare l’ambiente. Forse un tipo istrionico come Lucchetta, non so in che ruolo. Poi credo che sia giusto che Blengini dia le dimissioni (anche se forse è incolpevole). Forse uno duo Bernardi Lucchetta. Penso che serva nel gruppo gente che sa come si vince. La butto la così.

        • Nany74

          30 Settembre 2018 at 12:54

          Eh Luca, il tuo ragionamento è quanto mai attuale! Sui nomi attorno alla nazionale potremo giocarci un intero album di figurine, ma quello che mi preoccupa è che puoi mettere anche Gesù bambino ad allenare l’Italia, ma senza giocatori da schierare, c’è poco da fare. Grazie anche ad un altro articolo di OA, mi sono soffermato sugli effettivi schiacciatori italiani in forza ai top club: tolto Lanza non c’è nessuno. Parlo di posti 4 ovviamente. Abbiamo inoltre visto che il buon Pippo probabilmente regge male le pressioni per cui figurati se gli danno sulle spalle una squadra di giovincelli guerrieri senza alcuna esperienza. La vedo dura, per quello dicevo che forse, si possono “usare” le Olimpiadi di Tokyo (ammesso che ci qualifichiamo ovviamente…) come trampolino per un progetto alla Mencarelli…che alternative reali ci sono? Che poi tale progetto lo possano dirigere Lucky e Lollo ben vengano, ci mancherebbe. La vedo dura comunque…

  2. ale sandro

    28 Settembre 2018 at 21:03

    @Nany
    Ti sei spiegato benissimo , infatti la penso esattamente come te, non era certo rivolto al tuo di commento. Era un discorso ironico , che spero tu abbia capito.
    Volevo solo fare un ragionamento su ciò che la Serbia aveva interesse e logica di fare. Sono d’accordo con tutto il tuo intervento.

    • Nany74

      29 Settembre 2018 at 08:41

      Perdonami, temevo di non essere stato chiaro nel mio intervento…quando scrivo fiumi di parole nei commenti, spesso lascio andare più la passione che il cervello, per cui di cazzate posso spararne più di qualcuna…. 🙂

      • ale sandro

        29 Settembre 2018 at 17:23

        Ma figurati , tranquillo!
        Come puoi vedere parli con uno come il sottoscritto che commenta in stile sms 😀
        Comunque per carità, tra eventuali ritiri dei nostri e innesti stranieri da paura, si prospetta una nazionale di pallavolo maschile assai incasinata. O almeno temo succeda questo.
        Speriamo le ragazze ci facciano divertire!

        • Nany74

          29 Settembre 2018 at 19:54

          Hehehe…ci vorrebbe una sorta di web 2.0 anche per i commenti: teleconferenza così si sente il tono e tutto quanto…
          Mi accodo alla speranza sul femminile, la Bulgaria era poca cosa per cui non mi sono ancora espresso e noto con piacere che anche il tono degli articoli sulla vittoria in rosa sono stati piacevolmente bassi……la lezione del maschile è servita un po’ a tutti quanti…. 🙂

  3. ale sandro

    28 Settembre 2018 at 20:44

    @Luca
    Ma qui siamo ai Mondiali non agli Europei. E poi , scusa ma se non vinci gli Europei o le world league non puoi pensare di vincere un mondiale o un Olimpiade? Aiuto che mentalità!

    Figurati se disprezzo io un Europeo, ma se devo ragionare con la testa, so che quello stesso anno 2015 l’Italia era impegnata in un torneo per qualificarsi ai Giochi più importante(world cup),e ha ottenuto l’obbiettivo arrivando seconda. Dopo l’Europeo che non assegnava pass ai giochi , c’era invece il torneo europeo di qualificazione olimpica, dove tutte le non qualificate Francia compresa dovettero partecipare. Quell’anno quindi l’europeo era di livello inferiore. Negare questo è negare l’evidenza.

    “Questa nazionale sembra non aver ancora fatto un salto di maturazione. E mi rode perchè se c’è riuscita la Francia per noi dovrebbe essere più facile.”
    Sei tu che lo hai scritto, e sono i campionati mondiali questi , con i francesi già fuori.
    La Francia è sicuramente un squadra forte, è sempre un bene vincere che aiuta a vincere, verissimo, ma quando cominceranno a vincere o fare podio ai mondiali o alle olimpiadi o in coppa del mondo , allora sarà giusto parlare di maturazione, di vero salto di qualità.
    Anche l’Italia prima degli anni 90, non aveva quasi risultati di rilievo , un po’ come la Francia, poi però non si fermò a un Europeo o a una World League , ma vinse tutto quello che spero, si sappia.
    Ecco perchè il vincere un Europeo , per quanto bello e importante sia, non può rimanere un qualcosa che soddisfi una nazionale come l’Italia della pallavolo, se poi non arrivi neanche a una final six del mondiale.

    • Luca46

      28 Settembre 2018 at 21:45

      A prescindere dal torneo di qualificazione olimpica quello era un Europeo che si poteva portare a casa. Si può vincere un mondiale senza vincere un europeo come quello? Certo, può succedere di tutto, ma che probabilità c’è? scarsa. Se non sei all’altezza dei compiti più facili come fai a pensare di andare a dettare legge in quelli più difficili.
      La Francia prima della final six aveva gia affrontato Polonia Serbia e Brasile, restando sempre in partita ed è uscita anche a causa di una formula del torneo insulsa. Noi non abbiamo ancora vinto con nessuno e la Polonia ci manda a casa al primo tentativo senza colpo ferire da parte nostra.
      Non voglio paragonarmi alla Francia, voglio solo dire che persino loro qualcosina hanno combinato. Quindi non è impossibile. Non abbiamo niente di meno.
      Qui manca la testa e forse le palle. Non c’è nessuno che quando le cose vanno storte riesca a raddrizzare la situazione e tenere il gruppo su binari di lucidità.

      • ale sandro

        28 Settembre 2018 at 22:15

        Su quest’ultima frase sono d’accordo anche perchè l’ho scritto in un commento di stamattina, forse mancano delle persone in grado di guidare la squadra ,come erano i capitani Savani o Birarelli negli ultimi due quadrienni. Oggi non vedo personalità , non dico a livello tecnico ma umano , in grado di “tranquillizzare” il gruppo.

        Tutto quello che ti pare sul regolamento , lo abbiamo detto più volte, però la Francia doveva battere l’Olanda e trovava noi. A quel punto poteva esprimere tutto il suo valore e farci un mazzo, oppure venire battuta come accaduto più volte in questi ultimi anni quando contava di più.

        Anche la Spagna si è vinta un ‘Europeo se per questo, in tutti questi anni in cui non abbiamo vinto un torneo.
        Perciò come vedi ,quell’europeo lo ha vinto la Francia, non lo abbiamo vinto noi che finimmo terzi, nè la Russia, nè la Polonia (che non ne ha proprio vinto in questo decennio , o con questa squadra), che ha vinto il Mondiale scorso ed è in semifinale, così come noi siamo andati in finale ai Giochi, finendo davanti ai russi , ai polacchi o ai francesi che non sono manco entrati nei quarti.
        Non c’è correlazione col fatto di fare risultato nei tornei mondiali o olimpici, se non si vince gli europei o la world league.

        Il problema è quando ,a prescindere da Francia o da chiunque, una nazione come la nostra non va in semifinale dell’Europeo scorso, e non va in semifinale nel mondiale di casa, o perlomeno non ci va senza lottare punto a punto contro le due squadre come Serbia e Polonia.
        Questa è la cosa preoccupante, che purtroppo si è verificata anche oggi nel primo set.

        • Luca46

          28 Settembre 2018 at 23:16

          Il fatto conclamato è che noi non siamo in grado di vincere NIENTE che sia un europeo o un mondiale. Te sarai contento che a tuo dire la Francia ha fatto peggio di noi. Io in tempi non propizi mi accontento anche delle bricciole e mi cambierei volentieri con la Francia. Avranno steccato le olimpiadi, i mondiali, ecc… ma qualcosa di buono hanno fatto. Io dell’argento olimpico non mi accontento.
          Ripeto, questo mondiale ci ha detto che non siamo in grado di farne una di buona. Non abbiamo vinto niente e di questo passo non vinceremo niente.

          • ale sandro

            29 Settembre 2018 at 00:14

            Se scrivi in questo modo si vede proprio che non ti interessa capire quello che voglio dire.
            Non è la prima volta che succede, mi sa che non è cosa 🙂

            Della Francia non me ne frega niente, sei te che l’hai tirata in ballo, altrimenti chi se ne sbatteva. Non sono io a dire che hanno fatto peggio di noi nelle competizioni più importanti , ma i loro risultati.

            A me interessa solo dell’Italia, che non vince tornei da troppi anni pur salendo sui podi, e che fatica da due anni a fare risultati importanti.
            Certo che vorrei vedere la mia nazionale vincere i tornei, vincere l’olimpiade un giorno, vincere il mondiale, vincere l’europeo, ottenere più risultati possibili.
            Non succede e non si vince niente da tempo, bel problema.

            Ma non mi si venga a dire che un argento olimpico vale meno di un europeo in quelle circostanze,e di una squadra che non raggiunge altri risultati degni di nota nelle competizioni più importanti, a differenza di quello che abbiamo fatto noi nello scorso biennio olimpico.
            Sono altre le squadre che bisogna inseguire, come quelle che ci hanno appena battuto/eliminato.

            Per te conta meno un secondo posto in world cup e all’olimpiade, di una vittoria all’Europeo 2015 evidentemente. Contento tu.
            Io avrei voluto che l’Italia vincesse quelle competizioni, non è accaduto ma sono comunque rimasto contento che sia stata competitiva pur non vincendo, perchè almeno era rimasta a un livello alto, in modo da poter eventualmente giocarsi in futuro anche una vittoria.
            Ora la cosa grave però è se si gioca così male come in questi ultimi due anni, quindi non c’è podio e figuriamoci vittoria.

  4. Luca46

    28 Settembre 2018 at 15:37

    Le qualificazioni a queste competizioni rispondono a questioni di marketing e politica sportiva. Lo si fa in tutti gli sport. Certo da un punto di vista prettamente sportivo sarebbe giusto seguire il ranking tuttavia le papabili al titolo hanno ampia garanzia di partecipazione, difficilmente rimangono fuori.
    Non credo che la Serbia abbia preferito eliminare l’Italia volutamente. Penso che scegliendo avrebbero preferito l’eliminazione della Polonia.
    Purtroppo noi dobbiamo evidenziare che abbiamo trovato finora solo 2 avversari in ottica titolo perdendo entrambe gli incontri. Questa nazionale sembra non aver ancora fatto un salto di maturazione. E mi rode perchè se c’è riuscita la Francia per noi dovrebbe essere più facile. Oltretutto quella con la Russia è stata una partita priva di ansia. Alla prima gara tosta dal punto di vista mentale e caratteriale abbiamo preso un bus in faccia.
    Può darsi che dato che ormai siamo fuori ci sia una scossa. Mi piacerebbe che passassimo il turno per vedere poi con che piglio giochiamo la semifinale.
    L’impresa è di quelle impossibili ma nello sport bisogna crederci sempre quindi forza azzurri.

    • ale sandro

      28 Settembre 2018 at 17:33

      La Francia veramente ha fatto peggio di noi, ai Giochi, agli ultimi Europei (ed è stata un’impresa perchè non avevamo i nostri giocatori più importanti), persino alla Grand Champions Cup e ora a questi mondiali. Certo a meno che non si consideri le World League più importanti del vero obbiettivo stagionale, in quelle i francesi sono stati più forti.
      L’europeo vinto tre anni fa con noi terzi si controbilancia col secondo posto italiano in World Cup, alla quale loro non parteciparono , ed era una manifestazione qualificante ai Giochi.
      Onestamente preferisco i risultati dell’Italia anche se non ha vinto tornei, la Francia una volta al dunque nei momenti più importanti delle varie annate si è sciolta come neve al sole. Non lo vedo come un “esempio” positivo per gli azzurri.

      La politica c’è sempre stata e sempre ci sarà ovunque , ma tutta questa bella pubblicità per la pallavolo non la vedo con questi regolamenti. Il ranking non escluderebbe l’apertura a paesi di tutti i continenti. Se ci si organizza bene si può fare tutto. Il fatto è che sembra non gliene freghi niente.

      • Luca46

        28 Settembre 2018 at 18:50

        Io preferisco i successi della Francia. E parliamo della Francia. Almeno loro quando sono stati nelle condizioni sono stati in grando di andare fino in fondo. Noi invece non riusciamo a fare un torneo bene dall’inizio alla fine.

        • ale sandro

          28 Settembre 2018 at 19:43

          Stai parlando tu della Francia come squadra matura, ma la maturità non c’è proprio, se poi fa male quando arriva il torneo più importante dell’anno (qui tra l’altro sconfitta dall’Olanda). E soprattutto fa peggio di noi in quei tornei.
          Avessi parlato di Usa, Brasile , Russia, posso capire. Quelli sono gli esempi da seguire,da avvicinare, non la Francia.

          Per me una finale olimpica raggiunta dagli azzurri vale ben più di un europeo come quello del 2015 e due world league vinte, che nel caso specifico non erano i tornei più importanti , ai quali puntano tutti.
          Anche perché poi se non arrivi neanche nella fase calda di un torneo come l’Olimpiade o un mondiale come questo , come accaduto ai francesi a differenza degli azzurri, sei tutto tranne che squadra matura.

          Temo che sia il vecchio discorso degli italiani per cui conta solo la vittoria, anche se nei tornei di minor valore, e i podi ottenuti non valgono niente,nonostante siano in tornei ben più competitivi.
          Che poi l’italia sia discontinua non lo si scopre certo oggi e purtroppo è così da anni. Ma vincere un torneo minore una volta ogni morte di papa, e uscire subito o quasi in tutte le altre occasioni più importanti,finendo lontanissimi dalle prime, non sarebbe certo meglio della situazione degli ultimi anni.

          • Luca46

            28 Settembre 2018 at 20:08

            Io non ho parlato di Francia come modello da seguire. Infatti ho detto se perfino la Francia è riuscita ad imbroccare dei tornei … noi non siamo in grado di fare manco quello e ripeto parliamo della Francia non della Russia. È da anni che ci manca qualcosa. Vincere aiuta a vincere per questo la Francia si è elevata da nazione mediocre a nazione che può dire la sua. Per noi sarebbe stato importante anche portare a casa un europeo. La dove altri hanno steccato la Francia ne ha aprofittato, noi no. Inutile pensare di vincere l’oro olimpico o il mondiale se non riesci a portare a casa tornei come quelli. Ed infine io non disprezzo nessuna manifestazione, tanto meno l’Europeo.

  5. Nany74

    28 Settembre 2018 at 08:49

    Sono d’accordo, la speranza è l’ultima a morire, ma ci siamo fottuti da soli, c’è poco da fare. Non sono d’accordo con i sospetti di biscotto o cose del genere visto che, in occasioni simili, abbiamo fatto altrettanto (ricordate Antonov che gioca come centrale??????), ma lì c’era un motivo valido giusto? Per favore. Al posto di Grbic avrei giocato alla morte il primo set per vincerlo e poi avrei messo dentro tutte le riserve, ordinando già la pizza per il dopo partita. Sarebbe stata una cosa logica, così da risparmiare i top player per altri 2 set invece di farli giocare lo stesso, al piccolo trotto…non comprendo la scelta della Serbia, ma dubito fortemente che fosse indirizzata a far fuori l’Italia. Veramente pensate che preferiscano la Polonia in finale? Secondo me è un boomerang…
    Il problema, oltre che “personale” dell’Italia è anche di formula e di organizzazione. L’ho sostenuto tante volte, ma si sa, contro la politica, c’è poco da fare. Personalmente ritengo scandaloso che squadre come la Germania siano fuori dal mondiale (come era scandaloso che la Polonia campione del mondo fosse fuori dalle Olimpiadi) ed invece ci siano squadre come la Tunisia, l’Egitto ecc, solo per il fatto che sono le uniche a giocare a volley nel loro continente. Un mondiale va gestito tramite ranking e non “garantendo” dei pass a numero chiuso per ogni continente. Non voglio essere classista o roba del genere, ma se vuoi spettacolo, devi avere le squadre migliori che giocano e non “almeno N per ogni continente”. Se tutti i continenti vogliono partecipare, si diano da fare (e l’FIVB li aiuti ad emergere invece che buttare soldi in cene & mignotte) e creino delle federazioni serie, con un campionato serio ecc. C’è un’alternativa: rendere disponibili più posti ai continenti con il maggior numero di squadre entro un certo ranking: non sopporto di vedere Brasile e USA sempre qualificati a tutto quanto, per il solo fatto che praticamente giocano da soli nel loro continente, mentre in Europa devi romperti il culo solo per poterti avvicinare alla manifestazione. Questo tanto per cominciare. Per quanto riguarda la formula, beh, è come sparare sulla croce rossa: la manifestazione, a mio giudizio, va organizzata come tutte le altre manifestazioni “serie” ovvero: gironi alla prima fase (con teste di serie in base al ranking e sorteggio per la composizione delle altre squadre) e poi i classici incroci con partite dentro/fuori: chi perde va a casa e tanti saluti. Così non ci sono calcoli, se non nella prima fase, ma comunque se vuoi diventare campione del mondo, devi vincere e basta. Vero è che così la durata si riduce, ma se riprendiamo il discorso dei posti disponibili “allargati” ecco che ci riescono ad avere entrambe le cose! Non penso che si penalizzi qualcuno in questo modo ed almeno eviti di coprirti di ridicolo e di minare anche la credibilità del movimento pallavolistico: sono convinto che molti spettatori neofiti abbiano pensato: “E’ come il calcio, tutti a fare biscotti e calcoli”. Mah, speriamo bene stasera, forza azzurri e dimostrateci che siete una squadra che lotta fino alla fine: poi si può perdere, ma almeno si esce a testa alta!

    • cavabara

      28 Settembre 2018 at 13:13

      Nany se potessi mettere l’emotion con l’applauso te lo farei, concordo in pieno con il tuo post, non è possibile che ai Mondiali e sopratutto alle Olimpiadi ci siano le qualificazioni a continenti, cosi facendo si lasciano a casa squadre forti per mettere dentro nazioni che giocano da sole nel proprio continente e che non sono minimamente all’altezza della competizione. Ad esempio nell’ultimo mondiale Rep.Dominicana, Cina e Tunisia sono state prese a pallonate, sono passate solo perché sono le 2° 3° del proprio continente… Posso ancora capire negli sport singoli, fai entrare almeno 1/2 atleti per ogni continente ( ad esempio atletica, nuoto o ciclismo ), lo spirito olimpico lo richiede e non penalizzi nessuno, ma negli sport di squadra dove partecipano solo 12 nazioni non è possibile! A Rio si sono qualificate squadre come Cuba e Messico ( che hanno vinto 1 solo set in 5 incontri ) grazie a tornei di qualificazione adhoc e si sono lasciate a casa squadre come Germania e Serbia.

    • ale sandro

      28 Settembre 2018 at 13:19

      Già, ci mancavano solo i discorsi di “pasticceria” applicata allo sport 😀
      Al limite la torta se la sono fatta gli azzurri da soli e se ne sono strafogati da finire al bagno tutti quanti prima del match coi serbi.
      I quali ,a mio parere Nany, si sono semplicemente gestiti una qualificazione a quel punto decisamente ipotecata. Te lo immagini Grbic da giocatore, non proprio il bamboccio fessacchiotto, io me lo sono sempre visto come uno decisamente sveglio. Figurati da allenatore.
      Ha voluto tenere concentrati i suoi per tre set fino a giocarsi i punti decisivi, che poi era quello che serviva loro, incamerare punti.
      Grbic avrà pensato: Ma a me che, tra la diagonale di quei disgraziati di yankee, e il Brasile con le mattane di Renan , nel bene e nel male, sono dalla padella alla brace , che cazzo me ne frega di finire primo o secondo. Non mi cambia niente, basta la qualificazione e poi me la giocherò.
      Semplicemente non è andata bene come contro gli azzurri.
      Ma parlare di biscotti mi pare un esagerazione.

      Sono anni che parliamo dei regolamenti , di come poteva essere meglio sfruttata la World league ora Nations league per fare da qualificazione diretta ai Mondiali o ai Giochi, già dall’anno prima della competizione più importante. Sfruttando la graduatoria, ad esempio per i primi 18, più il migliore ai campionati continentali e i padroni di casa ,si arriverebbe lo stesso a 24 squadre a un mondiale, senza fare torneini di qualificazione prima, con fase finale a gironi ed eliminazione diretta a partire dagli ottavi. Anche la FIVB prosegue nel suo intento di fare politica più che sport. A volte penso che certi sport sia a livello internazionale che nazionale, preferiscano la nicchia della popolarità completa, forse perchè pensano così di poter continuare a gestire le cose come meglio conviene loro, senza dover fare troppi spiegoni.

      Sugli azzurri ho letto di ipotesi di Nelli opposto e Zaitsev posto 4…calma e gesso.
      Io non riesco a vederci una questione tecnica, quanto una caratteriale/mentale, dal punto di vista della lucidità e serenità.
      Nei due quadrienni precedenti abbiamo avuto degli uomini,Savani prima il Bira poi, gran giocatori che forse non erano i più “appariscenti” della squadra, ma sapevano fare da collante e far assorbire certe tensioni che si manifestavano.
      Quando l’allenatore non ce la fa a farlo (e ne abbiamo avuto uno che era leader lui per primo e ha fatto diventare leader tutti quanti i suoi ragazzi), è fondamentale trovare un uomo così, altrimenti il panico rischia di materializzarsi ancora.
      Speriamo bene.

      • Nany74

        28 Settembre 2018 at 20:15

        Grazie per l’apprezzamento Cavabara, mi sono accorto ora di aver scritto “Guerra e Pace”…forse era meglio una teleconferenza, magari dalla pasticceria di Ale…hehehehehehe…scherzo eh ragazzi, non arrabbiatevi, per carità!!
        Ale, forse mi sono espresso male, ma mi pareva di aver detto chiaramente che non ero d’accordo con il discorso “biscotto”. Voglio dire che per me la Serbia ha fatto quello che doveva fare, ci mancherebbe altro ed io forse avrei fatto di peggio. Ho ricordato l’episodio di Antonov centrale esclusivamente per spegnere ogni polemica biscottara. La mia ultima frase era legata agli spettatori “medi” di Rai2 che sicuramente avranno fatto confronti con il calcio e figurati, digiuni di tattica pallavolistica, si fa presto a raccogliere una pubblicità negativa. Il senso del mio intervento era questo: se volevano fare pubblicità al movimento, con questi regolamenti stanno ottenenedo l’esatto contrario, ma, come giustamente fai notare tu, sembra che non gliene freghi un cazzo di niente, mentre a me viene un fegato grande come il Nebraska!! Sono assolutamente d’accordo sull’ipotesi di qualificazione ai Mondiali che hai proposto che è allo stesso tempo equa, paritaria e, soprattutto, ammazza calcoli!!! Per quanto riguarda l’ipotesi di squadra ridimensionata per questa partita, non voglio nemmeno pensarci: la squadra è praticamente quella di Rio, non è una schifezza, ma ci manca sempre qualcosa nelle partite che contano. Secondo me non c’entra il modulo con cui giochiamo. Come ho letto in altri commenti e come ho fatto notare anche io in precedenza, forse giocare contro “nessuno” fino ad ora è stato controproducente…fatto sta che le uniche due partite giocate con squadre toste, sono finite con una sconfitta, questa è la realtà. Qualcosa vorrà anche dire no? Comunque manca poco dai, mi preparo alla battaglia…ragazzi sempre e comunque, forza azzurri !!!!

        • Luca46

          28 Settembre 2018 at 20:43

          Ritengo che dovremmo affrontare la Polonia senza stravolgimenti tattici. Spero che Blengini non si metta in testa di trovare soluzioni fantasiose. Dobbiamo giocare col sestetto che ha giocato sinora. Credo che la cosa più importante sia come Blengini ha lavorato sulla testa dei nostri in queste ore.
          Tornando alla partita tra Serbia e Polonia qualcosa può aver contato che la Serbia ha giocato 24 ore prima una super partita mentre i polacchi erano a riposo.
          A prescindere da tutto la formula del torneo è una pagliacciata, una cosa immonda. Alla fine però i migliori vinceranno comunque.

  6. ale sandro

    27 Settembre 2018 at 22:49

    Certo lasciare la Polonia a 20 in ogni set è cosa assai ardua da fare, però chi è causa del suo mal pianga se stesso.
    Mi dispiace solo una cosa, e cioè che secondo me, questa squadra che alcuni aspettavano al varco e definivano comunque inadeguata rispetto alle altre cinque di final six,(a mio parere sbagliando perchè quelle stesse squadre erano state battute nelle precedenti due manifestazioni mondiali più importanti world cup e olimpiadi), non è stata in grado di esprimersi nel momento importante proprio nel torneo mondiale casalingo.
    Si potrà dire che le altre sono progredite o si sono evolute, però l’impressione è che gli azzurri si siano fottuti con le proprie mani,e che non sia stato espresso tutto il potenziale, già noto ed espresso in altri momenti.
    Che dire, da incrollabile tifoso azzurro , speriamo che questo accada domani e si tiri su qualsiasi pallone, mettendoli a terra tutti nella metà campo avversaria.

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