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Pallavolo
Volley, Pagelle Italia-Russia 2-3: Juantorena e Zaytsev trascinatori, sorpresa Maruotti
L’Italia incappa nella prima sconfitta ai Mondiali 2018 di volley contro la Russia, ma può comunque gioire per aver messo in cassaforte il primo posto nella Pool E: gli azzurri prenderanno parte alla Final Six di Torino che metterà in palio 4 pass per le semifinali.
LE PAGELLE DI ITALIA-RUSSIA 2-3
Ivan Zaytsev, 7,5: attaccare con una percentuale vicinissima al 50% contro la Russia (20/41) è un qualcosa che solo i fuoriclasse possono permettersi. All’inizio soffre il possente muro dell’Armata Rossa, poi prende le misure ed inizia a scagliare delle bordate sulle mani degli avversari. Meno devastante del solito al servizio. Lo Zar si sta mantenendo su livelli di eccellenza, ora dovrà confermarsi nelle partite da dentro o fuori.
Osmany Juantorena, 7,5: l’Italia è sotto 2-5 nel quarto set, ad un passo dalla sconfitta. Una serie dell’infuocato italo-cubano produce un break da 4 punti ed il sorpasso sul 6-5 che muta l’inerzia del parziale. Si accende ad intermittenza, ma quando lo fa riesce davvero a creare danni a ripetizione. Nel primo e nel quarto parziale fa la differenza, mentre cala più di testa che di fisico nei due set centrali. Chiude con il 50% in attacco (14/28) e due ace, a muro invece non riesce ad incidere in questa rassegna iridata.
Daniele Mazzone, 6,5: in attacco, pur al cospetto del terrificante muro russo, capeggiato dal gigante Muserskiy, non sfigura affatto con un positivo 5/7. Giannelli lo chiama poche volte in causa, forse sbagliando dal punto di vista tattico. Il centrale, tuttavia, non riesce a piazzare neppure un muro.
Filippo Lanza, 6: si rivede in campo dopo essere rimasto a riposo precauzionale contro la Finlandia per un fastidio al ginocchio. Nel primo set è il migliore in attacco degli azzurri. Nella seconda frazione si inceppa e viene sostituito da Maruotti. Chiude con 7 punti, il problema è che il martello non è riuscito a tenere in campo un servizio…
Simone Anzani, 5,5: meno convincente rispetto alle precedenti uscite. La Russia, ovviamente, non è la Slovenia o il Belgio. Soffre e non poco al cospetto di Muserskiy, Kurkaev e Volvich, in attacco fatica con un non irresistibile 6/11 (percentuale non eccezionale per un centrale) e mette a segno un solo muro.
Gabriele Maruotti, 6,5: è in un momento magico. Realizza 3 ace e garantisce la consueta solidità in ricezione. In attacco incoccia contro il temibile muro russo e va a segno appena 2 volte su 8 tentativi.
Simone Giannelli, 6,5: tanto estro, ma molto meno preciso del solito. Cerca di velocizzare il palleggio per Juantorena e Zaytsev, a volte eccedendo e mandando in confusione i compagni. Sempre solido in battuta e in difesa, tuttavia oggi è mancato un pizzico di lucidità.
Massimo Colaci, 6: le bordate russe lo mettono in seria difficoltà e sovente soffre in ricezione. In difesa fa quel che può e complessivamente offre una prestazione sufficiente.
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federico.militello@oasport.it
Foto: Valerio Origo
Nany74
23 Settembre 2018 at 09:09
Tutto sommato, per come si era messa la partita, devo dire che ci è andata anche troppo bene! Non mi sto lamentando, sia chiaro, non ne ho il motivo: si giocava contro la squadra favorita per la vittoria finale (a mio avviso). Le cose migliorabili che ho notato sono praticamente tutte “mentali”: battere a 170 km/h DRITTO sul libero non serve a nulla, mentre quel nerd di Maruotti ha piazzato un ace con una palletta da minivolley, giusto in zona di conflitto ed allora perché non insistere con questa tattica vincente? La serie di Osmany, mirata su Kliuka (guarda caso…) ha dato i suoi frutti, insomma, battere bene non è sinonimo di battere forte! Abbiamo abboccato all’esca russa: tendono sempre a portare la partita sul piano fisico, dove sono superiori a tutti, mentre noi dovremmo puntare sulla qualità degli attacchi e non sulla loro velocità. Giannelli l’ho visto, a tratti, un po’ esasperato nel cercare soluzioni fuori dagli schemi, mentre probabilmente era meglio fare cose semplici, come detto da Blengini, ma fatte bene. I pennelloni centrali sono altissimi, ma ho visto Muserskiy andare a farfalloni diverse volte, sbagliando completamente la lettura del gioco di Simone, per cui qualche primo tempo in più, per aiutare anche le pipe, sarebbe stato auspicabile. Per quanto possibile, si può concordare una ricezione più spostata per far poi correre la palla e mettere fuori gioco il gigantone che è veloce come un autobus pieno alle 5 di sera, insomma, giocare di tattica come sappiamo fare benissimo. Nei primi parziali li ho visti quasi spaventati, senza la consapevolezza che possiamo vincere anche se loro sono più “grossi”…l’abbiamo già fatto in passato e lo faremo ancora, ma bisogna affrontare queste partite con il piglio giusto e la testa nel nostro campo, non nel loro. Sono infine emersi i limiti della nostra squadra, soprattutto in ricezione (forse più per i meriti degli avversari…), ma anche in battuta dove, lo dico da sempre, abbiamo tanta potenza, ma se togli Osmany, ogni volta che qualcuno va in zona 1, inizi a pregare che non ti ammacchi l’auto parcheggiata fuori dal palazzetto. Troppo incostanti in questo fondamentale. E meno male che giochiamo nei “nostri” palazzetti……
Luca46
23 Settembre 2018 at 14:06
Sono daccordo col tuo commento. Volevo solo aggiungere che a mio parere abbiamo difeso molto bene. Con questa difesa si può andare lontano. Non abbiamo sofferto oltre modo i loro attacchi. In una nuova sfida come dici te abbiamo qualcosa da aggiustare. Secondo me la differenza l’ha fatta il muro russo. Saranno anche lenti ma a muro i centimetri contano. E comunque sono anche capaci, non solo alti.
Nany74
23 Settembre 2018 at 20:36
Si, concordo, la nostra difesa è stata ottima anche perchè, ripeto, ci confrontavamo con la squadra forse più forte del momento. E si, certamente i cm a muro contano, eccome…la mia “tirata di orecchie” era rivolta al tirare sempre più forte, mentre noi siamo bravi a giocare le palle sporche. Dei russi forse quello che ha la mano migliore su questo è proprio Kliuka (escludo Mikhailov perchè è di un altro pianeta….) e per quello andrà bersagliato in ricezione. La sfida ci è servita per imparare ancora qualcosa..Vediamo dai…io continuo ad avere fiducia!! 🙂