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Ciclismo
Vuelta a España 2018: ennesimo show di Elia Viviani, in trionfo a Madrid. Gioia in rosso per Simon Yates
Consueta passerella conclusiva per la Vuelta a España 2018. La ventunesima ed ultima frazione, da Alcorcòn a Madrid, per un totale di 100 km interamente pianeggianti, ha visto in scena la consueta volata finale, con il trionfo di Elia Viviani. Lo sprinter della Quick-Step Floors trova uno sprint eccezionale, di rimonta, battendo a doppia velocità tutti i rivali e andandosi a prendere la terza gioia personale nella corsa a tappe iberica. Può gioire Simon Yates: il corridore della Mitchelton-SCOTT ufficializza il suo successo nella classifica generale, la prima vittoria in un grande giro. Maglia Rossa più che meritata per il britannico che ha dominato in lungo e in largo in salita, dimostrando di averne davvero molte di più rispetto ai rivali.
Come di consueto brindisi iniziale e passerella fino all’ingresso nel circuito della capitale iberica. Entrati sul percorso però sono iniziati gli scatti: Alessandro De Marchi (BMC Racing Team), Tiago Machado (Katusha Alpecin), Jetse Bol (Burgos-BH), Loïc Chetout, Stéphane Rossetto (Cofidis) e Mikel Iturria (Euskadi-Murias) all’attacco. Fuga iniziale neutralizzata, subito dopo un contrattacco di tre uomini: Diego Rubio (Burgos-BH), Joey Rosskopf (BMC Racing Team) e Nikita Stalnov (Astana). Foratura per il corridore dell’Astana, al comando è rientrato invece Garikoitz Bravo.
Alla campanella dell’ultimo giro nuova situazione di gruppo compatto. Velocità davvero clamorose per il gruppo, che ha percorso gli ultimi 5 chilometri ad oltre 60 km/h. All’ultimo chilometro ha provato ad anticipare Daniele Bennati, mentre la Quick-Step Floors non è riuscita ad organizzare il proprio treno al meglio. Tanta confusione a 300 metri dal traguardo, un vero e proprio capolavoro quello timbrato però da Elia Viviani: il campione olimpico di Rio 2016 nell’omnium si è spostato completamente sulla sinistra della carreggiata rimontando almeno una decina di posizioni e battendo nettamente tutti, a doppia velocità. Seconda piazza per Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), poi Giacomo Nizzolo (Trek-Segafredo).
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gianluca.bruno@oasport.it
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Foto: FB Viviani