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Ciclismo

Vuelta a España 2018: Fabio Aru, manca il cambio di ritmo in salita. Condizione in crescita, obiettivo top10

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Fabio Aru si era dichiarato fiducioso per il primo vero tappone di montagna alla Vuelta di Spagna, il Cavaliere dei Quattro Mori sperava di essere grande protagonista sulla Covatilla ma nel finale ha pagato dazio: nell’ultimo chilometro di un’ascesa impegnativa (ma non impossibile) gli è mancato il cambio di ritmo, quello necessario su determinate salite se si vuole puntare a un risultato di prestigio. Gli scatti di Quintana e Kelderman, oltre alla gamba fresca della nuova maglia rossa Simon Yates, hanno fatto male al sardo che ha lasciato sul piatto una quarantina di secondi: la condizione del capitano della UAE Emirates è in crescita, la pedalata è parsa discreta per larghi tratti dell’erta conclusiva ma manca ancora quel guizzo per poter fare davvero la differenza.

Il 28enne non è andato in sofferenza come martedì scorso quando aveva dovuto stringere davvero i denti per rimanere con i migliori ma la nona tappa ha comunque presentato il conto all’uomo che trionfò tre anni farse nella corsa iberica. Il test non è stato superato a pieni voti, si è raggiunta una risicata sufficienza e si deve cercare di guardare al futuro prossimo con la speranza che davvero la forma continui a crescere e che nelle prossime settimane ci siano le condizioni per provare a essere assoluto protagonista come era nelle intenzioni della vigilia: Fabio Aru si era presentato a Malaga con la speranza di scacciare il ricordo del ritiro al Giro d’Italia e con l’obiettivo di tornare il grande ciclista di qualche stagione fa, quello che si imponeva a questi latitudini e che solo un anno fa indossava la maglia gialla al Tour de France.

Il nostro uomo di punta per la classifica generale si trova ora in undicesima posizione a 1’08” da Simon Yates: si tratta di un distacco importante ma non esagerato, il podio è comunque ancora nel mirino e si può provare a lottare fino all’ultimo soprattutto se la condizione di forma dovesse davvero continuare a crescere. Al momento, però, quando la carovana si appresta a vivere il suo primo giorno di riposo, l’obiettivo più concreto per Fabio Aru sembra essere quello della top ten: un piazzamento onorevole che ci restituirebbe in parte un talento importante per il nostro movimento e da cui provare a ripartire per il prossimo futuro, senza dimenticarsi che il 30 settembre si correranno i Mondiali a Innsbruck.

 





Foto: Gian Mattia D’Alberto – LaPresse – Comunicato Stampa Rcs

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