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Vuelta a España 2018, Fabio Aru: “Poteva andare molto peggio. Se non sto troppo male sarò al via”

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Questo 2018 non può certo dirsi positivo per Fabio AruNel corso della 17^ tappa della Vuelta a España 2018, durante la quale è caduto in discesa a causa di un problema alla bicicletta, il corridore sardo è andato a sbattere violentemente contro un muretto procurandosi delle escoriazioni in fondo alla schiena e sul gluteo destro. Il ciclista nostrano ha poi stretto i denti, sanguinante e con i vestiti a brandelli, giungendo al traguardo con 14 minuti di ritardo dal vincitore della frazione conclusasi sull’Alto del Balcon de Bizkaia.

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, la prima domanda è d’obbligo e si riferisce alle sue condizioni: “Sto bene, poteva andare peggio, molto peggio. Ho un po’ di escoriazioni sui glutei e sulla schiena. Cadere a 70 km/h non è bello“, sottolinea Aru che aggiunge: “Ho provato un grande spavento e la mia reazione iniziale è legata proprio a questo. All’inizio mi faceva anche molto male la schiena. Però l’importante è che non mi sia successo niente“.

E sulla sua permanenza in questa Vuelta, il pensiero del Cavaliere dei Quattro Mori  è il seguente: “Si riparte sempre con l’obiettivo di finire questa corsa. Visto che non ci sarà alcuna chance di classifica, penserò solo ad arrivare a puntino al Mondiale. Se sto bene, se le botte non fanno troppo male, potrei essere al via“.

E sul pensiero che gli ha dedicato Vincenzo Nibali, Fabio ammette: “Mi ha parlato anche prima del via. Mi ha fatto piacere e ho sentito la sua vicinanza. Lo ringrazio. Nelle prossime occasioni voglio dare il mio contributo“.

 

 

 





 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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