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Ciclismo
Vuelta a España 2018: Fabio Aru si gioca tutto alla Covatilla. Esame decisivo in salita: obiettivo podio o semplice piazzamento?
La Vuelta di Spagna è arrivata al primo vero e proprio crocevia. Dopo due arrivi in salita non così complicati durante la prima settimana, domenica 2 settembre si farà davvero sul serio con il primo tappone di montagna che rivoluzionerà la classifica generale. In programma, infatti, la difficile Talavera de la Reina-La Covatilla, 201 chilometri asprissimi che metteranno a dura prova i ciclisti. Dopo 28 chilometri pianeggianti, il gruppo approccerà il Puerto de Pico (un prima categoria di 24 chilometri, gli ultimi 15 davvero impegnativi), poi Alto de Gredos e Puerto de Pena Negra (1910 metri sul livello del mare, 13 chilometri comunque pedalabili).
La nona tappa della corsa iberica è però caratterizzata soprattutto dall’ascesa conclusiva: la Covatilla è infatti lunga 9,8 chilometri al 7% di pendenza media ma ci sono dei tratti al 12% e soltanto i primi due chilometri e gli ultimi due saranno relativamente agevoli. Qui tutti gli scalatori avranno la possibilità di dire la loro, Fabio Aru vuole essere protagonista e vuole cercare di dire la sua in ottica classifica generale visto che ora si trova a 49” da Alejandro Valverde, in piena lotta per il podio. Ed è proprio in quest’ottica che l’esame sul monte della Salamanca sarà importante per il Cavaliere dei Quattro Mori: può davvero puntare a salire sui magici gradini di Madrid (e magari fare un pensierino anche in ottica maglia rossa) oppure il sardo dovrà accontentarsi di un semplice piazzamento in top ten?
Il capitano della UAE Emirates si è presentato in Spagna con l’obiettivo di disputare una grande Vuelta e inseguire il bersaglio grosso a tre anni dal suo primo memorabile successo. La forma sembra essere in crescendo visto che nelle ultime frazioni ha ben pedalato dopo aver stretto i denti nei primi due arrivi in salita e ci si aspetta una prestazione importante da parte del 28enne che deve dare delle risposte importanti in una stagione fin qui davvero molto difficile e culminata nel ritiro al Giro d’Italia: Fabio Aru avrà la gamba dei giorni migliori e avrà la condizione per rimanere con gli uomini migliori? I tifosi e gli appassionati sperano di vederlo pimpante in salita come non accade da un anno abbondante, da quando al Tour de France aveva indossato la maglia gialla: ammireremo nuovamente il ciclista dei giorni migliori che ci aveva tanto entusiasmato? La Covatilla aspetta Fabio Aru, il sardo vuole essere promosso alla vigilia del primo giorno di riposo.
Foto: Valerio Origo
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