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Vuelta a España 2018, il borsino dei favoriti: Nairo Quintana in netta ascesa, Fabio Aru soffre ma resiste

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Arrivati finalmente al primo giorno di riposo alla Vuelta a España 2018. Una prima settimana molto lunga (nove tappe) e intensa: la corsa iberica si ferma e ripartirà da Simon Yates come leader e tantissimo equilibrio in chiave classifica generale. Andiamo a scoprire il borsino dei favoriti con chi sale e chi scende dopo queste nove frazioni.

Chi sale

Nairo Quintana: è lui il grande favorito per i bookmakers, ancor di più dopo queste prime nove tappe. La Movistar appare davvero dominante, il colombiano non ha perso neanche un metro di spazio dai rivali in salita e quando arriveranno le “sue” montagne potrà davvero fare la differenza, provando a staccare tutti gli altri. Difficile da battere.

Michal Kwiatkowski: non è riuscito ad ottenere successi di tappa, sfiorandoli in un paio di occasioni, ma ha già vestito la Maglia Rossa. Come ci si aspettava, inizio di Vuelta super per il campione polacco che ora deve confermare la propria condizione anche sulle salite. Riuscirà a stupire tutti e a far classifica? Difficile, non impossibile.

Rigobert Uran: nell’ombra l’altro colombiano, quello della EF Drapac, sul podio nel Tour de France 2017, sta continuando a crescere palesando una condizione più che positiva. La delusione alla Grande Boucle 2018 sembra essere superata: ne ha per puntare al podio.

Simon Yates: un paio di scatti li ha assestati, anche se la condizione non è quella messa in mostra al Giro in quel di maggio. Il britannico nel frattempo, pur perdendo qualche secondo ieri, si è andato a prendere la Maglia Rossa di leader: sarà dura togliergliela dalle spalle.

Alejandro Valverde: due successi di tappa strepitosi, uno diverso dall’altro, ma entrambi da fenomeno. Nonostante i 38 anni continua a stupire tutti e ora in classifica generale è a solo un secondo dalla vetta. Dovesse continuare così nulla può essere escluso.

Emanuel Buchmann: gli sono stati affidati i gradi di capitano per quanto riguarda la Bora-hansgrohe e li sta rispettando alla grande. Quarta piazza in classifica generale, sempre molto attento sulle pendenze: può sognare il podio.

Miguel Angel Lopez: un altro dei papabili per il podio. Ancora un colombiano, questa volta capitano dell’Astana: in salita può essere l’unico che ne ha per tenere Quintana oltre i 2000 metri di altitudine.

Chi scende

Fabio Aru: l’azzurro della UAE Emirates ha perso costantemente, su tutti gli arrivi in salita affrontati. Prova a difendersi con la sua proverbiale tenacia, ma non ne ha sul cambio di ritmo. Già molto lontano dal podio, potrebbe crescere in questa seconda settimana, ma difficilmente può giocarsi qualcosa di importante con i vari Quintana e Lopez.

Ilnur Zakarin: ancora una volta le cadute a fermare il russo della Katusha-Alpecin. La sfortuna si è accanita contro di lui.

Richie Porte: aveva detto che non sarebbe venuto a questa Vuelta per far classifica e così è stato. Staccato sin dalla prima tappa, l’australiano sta ancora recuperando da un Tour de France da dimenticare.

Daniel Martin: dato per disperso l’irlandese della UAE Emirates. Non ne ha in salita, ma davvero non si è mai fatto vedere.

David De la Cruz: doveva essere il capitano del Team Sky ma per il momento è surclassato da Kwiatkowski. Non tiene praticamente mai il passo dei migliori in salita e sarà dura puntare alla top-10.





Foto: Valerio Origo

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