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Vuelta a España 2018: il percorso della terza settimana. La ventesima tappa fa paura

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Secondo ed ultimo giorno di riposo alla Vuelta a España 2018: ci si lancia verso la terza decisiva settimana. La lotta tra i big sarà accesissima: fino ad ora non c’è stata una vera e propria battaglia, qualche scontro che si è concluso con un nulla di fatto. Ora invece sarà un tutto per tutto per il podio e per la Maglia Rossa: andiamo a scoprire il percorso di questa terza settimana.

Si comincia subito con una fondamentale cronometro individuale. Da Santillana del Mar a Torrelavega: 32,7 chilometri. Percorso ancora una volta completamente pianeggiante (come a Malaga nella prima frazione) che favorisce ovviamente gli specialisti. La distanza non è delle più lunghe: c’è spazio per difendersi per gli scalatori. La diciassettesima tappa è dura, ma non impossibile (sei GPM da affrontare, uno solo di prima categoria): da fare attenzione al finale. Per la prima volta si va verso il Monte Oiz: il primo tratto è quello visto con il Balcón de Bizkaia, pochi chilometri prima, ma poi si cambia direzione e variano anche le pendenze, con gli ultimi 4 chilometri che vanno costantemente oltre il 10%. C’è spazio per rifiatare nella diciottesima tappa, dedicata ai velocisti, poi si va verso una due giorni infernale.

Il venerdì penultima giornata fondamentale a questa Vuelta. Sarà un lungo tratto di avvicinamento verso ciò che aspetterà i corridori all’arrivo: Coll de la Rabassa, 17,5 chilometri al 6,3%, ma con tratti spesso e volentieri oltre l’8%. Non è un’ascesa impossibile, ma è molto lunga e potrebbe farsi sentire sulle gambe dei corridori anche in vista del giorno successivo. Sabato invece una ventesima tappa che sarà sicuramente spettacolare e da ricordare. Sono soli 105 chilometri, ma gli organizzatori si sono divertiti ad inserire salite a ripetizione: sei GPM da affrontare. Dopo 9 chilometri si inizia a salire verso Col de la Comella (4,8 chilometri al 6,5%), da capire se la fuga riuscirà ad andar via, altrimenti sarà davvero un grandissimo spettacolo. Poi Coll de Beixalis, 10,1 chilometri alla pendenza media del 6,4%. Discesa e si risale: Coll de Ordino, oltre 11 chilometri al 6%. Non c’è tempo per rifiatare: si riaffronta il Coll de Beixalis. Discesa e nuovamente Coll de La Comella, da un versante però diverso e più semplice. Il tutto in attesa del Coll de La Gallina: 7,8 chilometri al 7% di pendenza media, con davvero tanti tornanti da affrontare.

Ovviamente si chiude il tutto con la consueta passerella di Madrid che premierà la Maglia Rossa e assegnerà l’ultimo successo parziale ai velocisti.

gianluca.bruno@oasport.it

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