Ciclismo
Vuelta a España 2018: restano in sei a giocarsi la vittoria. La corsa si deciderà in montagna. Tutto ancora incerto
Simon Yates, Alejandro Valverde, Steven Kruijswijk, Nairo Quintana, Enric Mas e Miguel Angel Lopez: sei nomi, un solo trofeo in palio. Alla Vuelta a España 2018 regna l’incertezza, la battaglia per il trionfo generale è una discussione ancora aperta tra i corridori citati precedentemente. Nelle prime due settimane di corsa i big non hanno mai affondato il colpo, pertanto i distacchi tra i migliori sono rimasti contenuti: tra l’attuale maglia rossa e il colombiano dell’Astana, sesto in generale, il divario ammonta solamente a 1’34”.
Le prossime tappe sui Pirenei si riveleranno decisive in ottica graduatoria generale, a partire da domani, con l’arrivo in salita sul Balcon de Bizkaia, 7 km in ascesa con punte del 23% e un tratto finale al 13% di pendenza. Al termine della diciassettesima frazione si noterà chi ha beneficiato della giornata di riposo e chi invece non possiede più energie a sufficienza per competere con i migliori. Una frazione riservata alle ruote veloci il giovedì, il giorno successivo un altro possibile crocevia per il trionfo generale con la lunghissima scalata sul Coll de la Rabassa, ben 17 km, in cui chi ha più gambe può sferrare l’attacco decisivo negli ultimi 6000 metri. Infine, 97 km in un continuo saliscendi da Andorra al Coll de la Gallina, di categoria especial, una frazione breve ma che riserverà sicuramente tanto spettacolo, dato che è l’ultima occasione per gli scalatori di imporsi prima di giungere all’incoronazione a Madrid. Insomma, le occasioni per conquistare il terzo Grande Giro della stagione in corso non mancano di certo.
Difficile trovare un principale candidato per il successo al termine della terza settimana di corsa. L’attuale leader Simon Yates per ora ha dimostrato di possedere un’ottima forma in salita, ma non deve commettere lo stesso errore di quattro mesi fa, quando fu costretto ad alzare bandiera bianca a tre giorni dal termine del Giro d’Italia. Tra la frazione di domenica scorsa e la cronometro di oggi Nairo Quintana non ha convinto particolarmente, apparendo in calo rispetto alla prima metà dell’evento; staremo a vedere se il Condor nei prossimi giorni si giocherà il proprio asso nella manica. Nel caso in cui il 28enne colombiano non riuscisse a mantenere il passo dei migliori, le gerarchie della Movistar varierebbero, puntando tutto su Alejandro Valverde, ad ora il più vicino rispetto alla maglia rossa, anche se El Embatido ha faticato nelle ultime tappe di montagna. Nemmeno Miguel Angel Lopez è parso in ottime condizioni in avvio dell’ultima settimana di corsa, ma in salita la storia potrebbe cambiare.
Chi invece ha mostrato ottimi segnali nella prova contro il tempo è l’olandese Steven Kruijswijk, a caccia di una rimonta che ora più che mai pare possibile, dato che paga un ritardo di soli 52″ dal britannico della Mitchelton-Scott. Discorso a parte invece per Enric Mas: l’iberico della Quick-Step Floors non si è mai ritrovato in una situazione del genere, dunque da una parte potrebbe farsi prendere dalle emozioni in gioco, dall’altro lato della medaglia invece non ha nulla da perdere.
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luca.montanari@oasport.it
Foto: Fabio Ferrari – LaPresse