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Vuelta a España 2018: tappa e maglia per Simon Yates. Vincenzo Nibali, che gamba come gregario! Limita i danni Fabio Aru

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È tornato il Simon Yates del Giro d’Italia: anche alla Vuelta a España 2018 il britannico della Mitchelton-SCOTT detta legge con le sue azioni caratteristiche. La quattordicesima tappa, 171 km da Cistierna a Les Praeres. Nava, vede esaltarsi il gemellino nativo di Bury: uno scatto a 600 metri dal traguardo sulle rampe durissime dell’ultimo strappo per fare colpo doppio, oltre al successo parziale anche la Maglia Rossa. I big della classifica sono ancora tutti vicinissimi: distacchi minimi infatti su pendenze davvero insuperabili.

Come di consueto, pronti, via ed è subito battaglia. Si forma però praticamente all’istante il tentativo giusto: Ivan Garcia Cortina (Bahrain-Merida), Brent Bookwalter, Nicolas Roche (BMC), Thomas De Gendt (Lotto Soudal), Michael Woods (Education First-Drapac) e Michal Kwiatkowski (Team Sky) all’attacco, con grande protagonista il campione polacco. A dettare il ritmo in gruppo non c’è la Cofidis della Maglia Rossa Herrada, ma la Movistar di Nairo Quintana. Vantaggio che non è diventato esorbitante come i giorni scorsi: massimo 4-5′, con il plotone a gestire.

La corsa è esplosa sul finale, subito dopo l’Alto de la Mozqueta. Davanti una caduta per Woods e dei problemi meccanici per De Gendt hanno ridotto l’attacco in un terzetto (Kwiatkowski, Roche e Bookwalter), mentre dietro si è visto addirittura un super Vincenzo Nibali a dettare il ritmo per il capitano della Bahrain-Merida Ion Izagirre. Forcing pazzesco per il siciliano, apparso davvero in eccellente stato di forma. Tra gli staccati di lusso la maglia rossa Herrada e Buchmann. Il gruppo a mano a mano è andato a riprendere gli attaccanti della prima ora, con ultimo ad arrendersi, sulle prime pendenze dell’ascesa finale, proprio Kwiatkowski.

Il primo a muoversi sull’Alto Les Praeres, il muro conclusivo, è stato Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo), con la Movistar a chiudere con il duo formato da Carapaz e Valverde. La sfida finale però è stata tutta colombiana: la coppia formata da Nairo Quintana (Movistar) e Miguel Angel Lopez (Astana) è riuscita a staccare tutti i rivali, rientrati però in un secondo momento proprio a 1000 metri dal traguardo. Negli ultimi 600 metri l’attacco di Simon Yates ha messo in crisi Quintana che non è riuscito a rispondere: distacchi comunque tutt’altro che esagerati. Il britannico ha potuto esultare per il colpo doppio: tappa e maglia. Alle sue spalle Lopez e Valverde, poi Thibaut Pinot (FDJ) e Quintana, in leggera difficoltà proprio sulle ultime rampe. Niente da fare nuovamente per Fabio Aru, che appare comunque in crescita: l’ex campione italiano perde subito contatto, ma con una scalata in rimonta perde solamente 39” dalla vetta.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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