Ciclismo
Vuelta a España 2018, tredicesima tappa: Candás. Carreño-Valle de Sabero. Arrivo in salita tremendo, frazione determinante per la classifica
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Siamo arrivati (forse) al momento di svolta della Vuelta a España 2018: tredicesima tappa, da Candás. Carreño a Valle de Sabero, in cima alla salita di La Camperona. 174,8 chilometri che riscriveranno molto probabilmente la classifica generale: dopo tanto studio non ci si potrà più guardare, i big sono pronti alla sfida faccia a faccia per la Maglia Rossa.
Percorso
Si parte da Candás e si arriva a La Camperona dopo 174 km. Al 14° km si affronta subito la prima salita di giornata, il GPM di terza categoria dell’Alto de la Madera (5,3 km al 3,5%). Qui diversi corridori proveranno a far partire una fuga. La strada è poi sempre in leggera ascesa fino al km 92 quando inizia il Puerto de Tama. Una salita di prima categoria di 13 km con una pendenza media attorno al 6%. Dopo una breve discesa ci sarà poi un lungo tratto in falsopiano fino allo sprint intermedio di Sabero, posto a 8 km dal traguardo. In questo punto inizierà la salita finale di La Camperona. I primi 5 km sono pedalabili, ma gli ultimi 3 sono tremendi, con pendenze sempre in doppia cifra e delle rampe che superano anche il 19%. Su questo durissimo tratto gli scalatori potranno fare il vuoto e al termine di questa tappa la classifica generale potrebbe essere davvero ribaltata.
Altimetria
Favoriti
Attesi allo scontro diretto i big in chiave classifica generale. Jesus Herrada, nuovo leader dopo la fuga di ieri, proverà a difendere la Maglia Rossa: impresa difficile ma non impossibile visto il grande margine. Ad attaccarlo ci proveranno ovviamente Simon Yates (Mitchelton-SCOTT), che vuole riprendersi lo scettro di leader, e Nairo Quintana (Movistar), il grande favorito per il successo finale. Da fare attenzione all’altro colombiano, Miguel Angel Lopez (Astana), che dopo aver superato una giornata di difficoltà è pronto a farsi valere sulle pendenze più adatte alle sue caratteristiche. In casa Spagna si punta tutto sul veterano Alejandro Valverde, da non sottovalutare anche Ion Izagirre. Nomi a sorpresa, di corridori comunque esperti, sono quelli di Rigoberto Uran e Steven Kruijswijk. Per l’Italia si spera in una crescita di Fabio Aru (UAE Emirates), sempre in difficoltà in salita fino ad ora. Ci sarà ancora spazio per andare in fuga per Vincenzo Nibali?
gianluca.bruno@oasport.it
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